Un viaggio ai confini del mondo verso il vero Capo Nord, lontano dai turisti

Marco Di Leo
Marco Di Leo
Giornalista, viaggiatore e amante dello sport.

Una delle mete più ambite dagli amanti dei viaggi on the road. Quasi un pellegrinaggio mistico verso uno dei luoghi più remoti d’Europa. Un viaggio spirituale alla scoperta di se stessi. Capo Nord, nell’immaginario collettivo, è tutto questo e forse anche di più. Quello che però non tutti sanno è che il promontorio di Nordkapp, in Norvegia, universalmente riconosciuto come punto continentale più estremo d’Europa, non è in realtà quel che si dice. È, infatti, la sua proiezione turistica e culturale. Punto di arrivo dei viaggi organizzati con tanto di ristorante, museo, ufficio che certifica di aver raggiunto il traguardo e monumento per l’immancabile foto di rito.

Capo Nord turistico
Capo Nord turistico

In viaggio fino al vero Capo Nord

In realtà, però, sono almeno altre due le località che si contengono questo ruolo. Senza considerare le isole Svalbard o l’Isola del Principe Rodolfo in Russia. Le prime punto più settentrionale della Norvegia in Europa e la seconda punto europeo più vicino al Polo nord. Tornando alla terra ferma, le altre due località a contendere il ruolo da protagonista a Nordkapp sono, sempre in Norvegia, Knivskjellodden e Kinnarodden. Quest’ultimo si trova più a sud rispetto agli altri due, ma è effettivamente il punto più a nord se si considera che Knivskjellodden e Nordkapp si trovano sull’isola Magerøya, collegata alla terra ferma da un tunnel sottomarino. Ma veniamo al dualismo più concreto, quello tra Knivskjellodden e Nordkapp.

Arrivando a Nordkapp e guardando la sterminata distesa del Mare di Barents sembra davvero di essere ai confini del mondo. Spostando lo sguardo sulla sinistra però si fa ingombrante il promontorio noto come Knivskjellodden, che arriva addirittura un chilometro e mezzo più a nord. Inutile dire che, immediatamente, cambia il traguardo finale del viaggio. Raggiungerlo, però, è tutt’altro che facile. Bisognerà tornare indietro, al parcheggio a 6km da Nordkapp, parcheggiare l’auto e mettere gli scarponi, preparandosi a una traversata, tra andata e ritorno, di circa 20km. E se vi sembrerà una folla, sappiate che ne varrà assolutamente la pena.

Sarà, questo davvero, un viaggio mistico, spirituale ed estremo. In un continuo salire e scendere dalle colline che troverete lungo il percorso, vi muoverete tra fango, pietre e acqua. Ma anche tra renne e paesaggi sterminati. A segnalare il percorso da seguire ci saranno cumuli di pietre, ma il clima qui cambia in fretta e la nebbia è dietro l’angolo. Serve consapevolezza e l’abbigliamento giusto, ma nessuna particolare abilità. Il tempo totale di percorrenza è di 5-7 ore, a seconda delle condizioni fisiche. A venti minuti dall’arrivo raggiungerete una spiaggia: da lì, seguendo la scogliera verso sinistra, raggiungerete il punto che segnalerà il traguardo raggiunto. Con tanto di piccola cassetta di legno con all’interno un quadernino su cui aggiungere il vostro nome. E aggiungersi alla lista di chi, davvero, è arrivato ai confini del mondo.

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