Un perfetto giardino all’inglese nel cuore del Lazio vi sembra follia? Comprensibile. Ma è realtà ed è anche un luogo unico nel suo genere. Siamo a Ninfa, a metà strada tra Roma e il Circeo, sui ruderi di una vecchia città abbandonata verso la fine del Medio Evo. Qui, nei primi decenni del XX secolo, è nato il giardino come lo conosciamo oggi. Negli otto ettari di estensione è possibile ammirare oltre 1300 specie di piante, ma solo in determinati periodi dell’anno. Il Giardino di Ninfa, infatti, è aperto soltanto da aprile a novembre ed è visitabile solo attraverso visite guidate, mirate a preservare un ambiente fiabesco e sospeso nel tempo.
Il fiume Ninfa, che scorre all’interno del giardino, e i tanti ruderi tra cui quelli di numerose chiese contribuiscono infatti a donare un colpo d’occhio quanto mai suggestivo. La natura la fa da padrona in un’ambientazione in cui non manca anche dal giusto tocco di romanticismo. A tal punto da aver attirato l’attenzione persino del New York Times, che ha riconosciuto il Giardino di Ninfa come il più bello e romantico del mondo. Investitura importante che, quindi, non può non convincervi ad aggiungerlo all’elenco delle mete obbligatorie per il futuro. Se però non dovesse essere ancora abbastanza, vi diamo due chicche in più che sicuramente vi convinceranno.
Appena fuori dai Giardini di Ninfa, infatti, è imperdibile il Parco Naturale Pantanello. Anch’esso è visitabile solo su prenotazione ma da ottobre a marzo: per fare entrambe le visite in giornata, ottobre e novembre sono le uniche soluzioni. Qui vi immergerete in una visita guidata di due ore e mezza in un’oasi in cui la Palude Pontina è ritornata a vivere tra boschi e acquitrini. Cancellando, di fatto, la bonifica dell’Agro Pontino. Per concludere la giornata con dolcezza, poi, potrete spostarvi nella vicina Norma, esattamente sopra Ninfa, e visitare il museo del cioccolato. L’accesso costa 2 euro, ma sarà accompagnato da un bicchiere di cioccolato fuso. Per la gioia dei più piccoli, ma anche degli adulti più golosi.