Sarà capitato a tutti almeno una volta nella vita di ritrovarsi ad acquistare un volo per un viaggio e di conseguenza di avere a che fare anche con la voce dei costi extra. Si va dall’imbarco prioritario fino anche alle agevolazioni sui bagagli, o alla scelta del posto e alla connessione wi-fi. Ci sono anche opzioni legate al cibo da consumare, allo spazio extra per viaggiare più comodi. Tante opzioni e di conseguenza almeno una volta nella vita una di queste chance avremo deciso di sfruttarle e pagarle. Ma il prezzo non è sempre uguale e alcune compagnie aeree guadagnano decisamente di più.


Quanto guadagnano le compagnie aeree?
La risposta arriva direttamente dal Corriere della Sera, che ha effettuato una stima basandosi sulle previsioni dei vettori e su quelle della Iata, l’associazione internazionale delle compagnie aeree. E quello che emerge è che i totale quest’anno solo per gli optional i passeggeri arriveranno a pagare circa 115 miliardi di euro. Per intenderci, circa un quinto del prezzo del biglietto deriverà dall’acquisto dei servizi a parte. Ma per alcune compagnie aeree il prezzo arriverà a essere pari al 60% del biglietto. È per esempio questo il caso di Wizz Air. Un dato comunque incredibile che supera il primato del 2019 pari a 106 miliardi di euro fatto registrare secondo un report di IdeaWorks e CarTrawler.
Ogni passeggero spenderà quindi in media 161 euro considerando voli nazionali, internazionali e intercontinentali. E almeno 30 euro di questi saranno extra, destinati a servizi accessori. Sono numeri che non sorprendono del tutto, soprattutto se paragonati a quelli del 2019. È aumentato ogni prezzo e di conseguenza anche la spesa, che tre anni fa era di circa 23 euro a testa. Questi soldi però secondo il Corriere della Sera sono guadagni incredibili. “Si tratta di denaro che entra interamente nelle casse della compagnia perché servizi come l’imbarco prioritario non richiedono una spesa operativa da parte del vettore” si legge.
Di anno in anno sono tante le compagnie aeree che hanno puntato su varie strategie per far spendere ulteriori soldi ai viaggiatori. Dalle catene di email agli hotel da rivedente sul sito della compagnia, fino alle app che permettono di prenotare ogni tipo di servizio, dalle auto al cibo. Alcune compagnie aeree dietro un pagamento extra arrivano per esempio anche a portare il bagaglio direttamente a casa, altre permettono di lasciare il sedile vuoto al proprio fianco o addirittura di riservare una intera fila in classe economy sugli intercontinentali. Si possono poi scegliere i posti, o semplicemente richiederli vicini. Ma le opzioni sarebbero ancora moltissime.
Secondo l’analisi effettuata, in ogni caso, su 75 compagnie aeree nel 2021 sono state tre le compagnie che hanno guadagnato di più, tutte in America. American Airlines con 5,9 miliardi, Delta Air Lines con 5,8 miliardi e United con quasi 5,5 miliardi. A seguire ci sono poi Southwest e Ryanair. La classifica cambia andando però a guardare all’impatto dei servizi extra sulle cifre pagate in media dai clienti. In questo caso domina infatti Wizz Air con il 56%, seguita dalla Frontier, compagnia a basso costo americana, che si piazza al 54,9%. La sua rivale, USA Spirit, è terza con il 54,3%. In media comunque circa il 19% dei ricavi delle compagnie aeree deriva proprio dai costi extra.
In ogni caso per quanto riguarda i dati sulla base della spesa media, se non si considera la compagnia low cost asiatica HK Express che nel 2021 ha fatto registrare per ragioni dovute al Covid pochissimi passeggeri, è la britannica Jet2.com a dominare con 87,2 di dollari fatti pagare come extra a passeggero. Seguono Qantas, compagnia australiana, con 85,9 dollari e Air Canada con 70,6 dollari. Un trend, questo, destinato a salire sempre di più a maggior ragione per la necessità di non far aumentare i prezzi base dei biglietti, fatto che spaventerebbe i passeggeri.