Oggi voliamo a Bologna, dove però… siamo arrivati comodamente in treno. Ecco la guida definitiva sulla città del Tortellino
Oggi andremo insieme a Bologna, per raccontarvi tutto quello che c’è davvero da sapere rispetto ad una delle città più belle e caratteristiche d’Italia. Abbiamo iniziato da Firenze, proseguiamo nella città Emiliana che in effetti è fra le più ricche di storia e tradizione del nostro paese.
Come sempre, affronteremo ogni tema riguardante il posto. Dal cibo, alle curiosità più ricercate e particolari.
Bologna, che storia!
Non c’è dubbio: una delle prime cose da sottolineare rispetto a Bologna riguarda il fatto che nel corso della storia è stata influenzata da diverse culture. E’ una delle città più importanti degli Etruschi, nel sesto secolo avanti Cristo e in quel periodo, fu nota alle cronache come “Felsinea”.
Nel corso della storia venne presidiata e occupata dai Galli ma anche dai Romani, che cambiarono il suo nome in Bononia.

Che come potete ben vedere, è un nome che si avvicina molto di più rispetto a quello dei giorni nostri. In quell’epoca, in quella dei Romani, Bologna divenne una città viva, ricca, fiorente.
In tutto il periodo imperiale, ebbe un grandissimo prestigio fino alla caduta dell’impero stesso, quando divenne invece una città povera e piena di difficoltà.
Solo nel V secolo dell’era che viviamo anche noi, la città iniziò la sua rinascita. Fino al XIII secolo dove Bologna conobbe il massimo della sua prosperità.

L’Università rappresentava qualcosa di enorme, sotto tutti i punti di vista. E rese la città frequentata da menti eccellenti e dunque, utili anche allo sviluppo urbano e non solo del luogo stesso. Dal XVI secolo in poi, diverse guerre civili, resero tutto più complicato.
E il potere temporeale dei Papi, rese Bologna sempre meno “sovrana”. Fino all’essere governata dalle più importanti famiglie della città, che lottavano per la supremazia.
Proprio questa “guerra” di potere, rese Bologna ricca di sviluppo e archittettura, con la vita culturale che se ne avvantaggiò di conseguenza. Poiché inserita ancora per lungo tempo all’interno dello stato della Chiesa, Bologna si trovò ad ospitare anche eventi importantissimi della storia. Dall’incoronazione di Carlo V allo svolgimento di diverse sessioni del Concilio di Trento.
A Bologna la città viene prima dei monumenti
Rispetto all’arte, come avevamo anticipato, Bologna non ha nulla da invidiare a niente e nessuno. L’integrità urbanistica fa parte di un tessuto cittadino che si trova dentro le mura medievali. E questo crea un’effetto diverso ad esempio da quello che avviene a Roma e Firenze.
In quelle due città, per esempio, le strutture architettoniche rappresentano un valore maggiore rispetto al disegno della città. In questo caso invece, ogni struttura si inserisce in maniera perfetta rispetto al disegno e alla planimetria medievale della città stessa.
Per intenderci: Bologna non costruisce delle piazze per esaltare monumenti imponenti. Visto che gli stessi, dalle torri pendenti a quelle degli asinelli, sono inserite nel contesto in maniera autonoma e come detto, ragionata.
Leggenda (e non verità) sulla Torre degli Asinelli
E’ sicuramente uno dei simboli di Bologna. E’ la torre Medievale (originale) più alta d’Italia e fu eretta, a scopo difensivo, per volontà dell’Impero Romano.

Una leggenda dice che la torre venne costruita per volontà di un giovane ragazzo che di mestiere trasportava sabbia e ghiaia con i suoi asinelli, appunto. Innamoratosi di una ragazza la chiese in sposa ed il padre – sempre secondo la leggenda – gli disse: “Se vuoi sposare mia figlia, devi costruire la torre più alta della città”. E così fù. Secondo la leggenda, ovviamente.
Visto che – come detto – la storia ci dice che il motivo della costruzione fu, appunto, per volere dell’Impero Romano e per motivi assolutamente difensivi.
Come si mangia a Bologna?
Ma dopo la storia, andiamo al cibo. Bologna – non perdiamo tempo in chiacchiere – è una delle Capitali assolute d’Italia. Non c’è spazio per respirare, non c’è spazio per prendere qualche secondo e smettere di mangiare.

A Bologna, ogni cibo è un capolavoro. Partiamo dall’antipasto? Delle belle crescentine faranno al caso vostro. Un impasto a base di farina, viene fritto e crea – in pratica – uno gnocco fritto. Lo stesso che troviamo ad esempio a Modena.
Sono invece le Crescentine, che vengono accompagnate da un bel tagliere di salumi: imperdibile a Bologna. Dove è impossibile ignorare anche la mortadella.

A Bologna, è IGP. E’ in assoluto il salume più famoso dell’intera lista gastronomica della città. Cibo semplice ma eccellente: da provare sulla pizza, con una piadina e immancabilmente dentro una bella rosetta.
Andiamo avanti con uno dei primi, il pezzo forte di qualsiasi ristorante Bolognese. I tortellini fanno parte del top in assoluto, rispetto al menù della città.
Bruno Barbieri – chef pluripremiato e giudice di Masterchef – li ha portato in tv con un attenzione maniacale. Inutile parlare di altri cibi, patrimonio Nazionale, come la Lasagna alla Bolognese o le tagliatelle.

Di cui i passatelli in brodo sono i cugini stretti. Fatti con pangrattato, parmigiano e uova, vengono conditi con noce moscata e limone. E rispetto ai secondi? Occhio alla cotoletta alla Bolognese. Detta “petroniana”, è ovviamente meno conosciuta rispetto a quella Milanese, ma forse è ancor più buona.
Qui, la carne di vitello viene fritta con lo strutto e poi accompagnata prima di essere servita con del brodo di carne. Al tutto, viene aggiunta una fettina di prosciutto crudo, Parmigiano Reggiano e sugo. Sicuramente, qualcosa di unico. E in tutto questo, potremmo chiudere il discorso legato al menù parlano del dolce.
Occhio alla torta di riso, meglio nota come “Torta degli addobbi” (veniva preparata durante le festività) che ha come ingredienti il riso cotto con il latte, l’uovo, lo zucchero e la scorza di limone.
Che dire, allora, di Bologna? E’ una città da visitare. Ad ogni costo. Per il cibo, per la storia, per il fascino e per le mille opportunità di vivere incredibilmente bene un luogo tutto Italiano impossibile da ignorare.