Ripartire è fondamentale dopo la pandemia, ormai è un leitmotiv che noi di TravelMundi vi raccontiamo costantemente. Fondamentale in particolar modo per il settore turistico, che ha bisogno di nuovo ossigeno dopo due anni passati tra rischi di fallimento e gravi perdite. Lo stop forzato ai viaggi, però, oggi è per lo più alle spalle. E finalmente una piccola ma costante luce in fondo al tunnel inizia a vedersi. Opinione diffusa non solo tra gli operatori del settore, ma condivisa anche dal ministro del Turismo del Governo Draghi, Massimo Garavaglia. Che, intervenuto nel corso dell’edizione di quest’anno della BIT, Borsa internazionale del turismo che si è svolta a Milano, ha assicurato: “Gli italiani hanno voglia di viaggiare e questo è l’anno della rinascita”.

Si ripartirà, allora, con le riaperture diffuse ormai in quasi tutti i Paesi europei e non solo. Le abitudini di viaggio però potrebbero rivelarsi diverse, così come del resto cambiamenti sono già evidenti in fase di prenotazione. Ma oggi non vogliamo parlarvi di come si tenda a prenotare le proprie vacanze ben più tardi del solito. Con il conseguente addio tra l’altro alle occasioni last minute. Oggi, infatti, vogliamo puntare l’attenzione su quanto sia cambiata la consapevolezza nostra e di chi ci sta intorno rispetto a temi di fragilità e benessere. Discorsi che valgono ovviamente per le persone, ma anche e soprattutto per il nostro Pianeta. Senza curare il mondo in cui viviamo, infatti, presto potrebbe essere inutile preoccuparsi della salute dei singoli.
Negli ultimi due anni il turismo è andato avanti seguendo la filosofia – obbligata – del cosiddetto turismo di prossimità. In sostanza, vacanze non lontane dal luogo di residenza a causa dei confini chiusi spesso anche all’interno dello stesso Paese, tra regioni. Questo, però, se da un lato ha portato diverse persone a sviluppare una fortissima voglia di evasione e fuga in posti lontani e remoti, dall’altro ha fatto riscoprire a tantissimi di noi la bellezza dell’angolo dietro casa. Territori a un passo e spesso mai esplorati non per pigrizia, ma per non riuscire a vedere quanto ciò che abbiamo a un passo ci può offrire.
E allora attenzione a quanto emerso proprio durante la Borsa internazionale del turismo di quest’anno. È stata infatti confermata una importante tendenza che punta a un turismo sempre più attento alla natura. Non solo come meta prescelta, ma anche come approccio mentale. Un turismo che quindi deve essere anche sostenibile e responsabile e allo stesso tempo mirato se possibile alla riscoperta di storia e cultura. Non solo ovviamente in Italia, ma anche all’estero. Ovviamente gli operatori del settore del turismo non sono rimasti a guardare. Subito si sono accorti del cambiamento e subito hanno deciso di cavalcare l’onda, nella speranza di cambiare il trend dopo gli ultimi anni difficili. Come è cambiata quindi la proposta offerta?
Semplicemente, adattandosi e organizzando nuove avventure a attrazioni per i turisti. E, allora, spazio ai cammini, ai percorsi di trekking, ma anche agli itinerari da percorrere in bicicletta. Non è una sorpresa, allora, se secondo le stime la prossima estate vedrà crescere il tempo passato all’aria aperta. La buona notizia per il nostro Paese, però, è anche che l’Italia sarà scelta come destinazione principale non solo dagli italiani, ma anche dagli stranieri. A dirlo sono i dati raccolti dall’Osservatorio del turismo outdoor di Human Company in collaborazione con THRENDS. Secondo quanto emerge, le presenze sul territorio nazionale a livello turistico sono stimate tra i 45,5 e i 48 milioni di persone. Di questi, circa il 54% dovrebbero essere italiani, facendo registrare una crescita complessiva tra il 2% e l’8% rispetto a quanto fatto registrare nel corso del 2021.
Attenzione poi, perché guardando soltanto a quello che sarà il turismo all’aria aperta, il trend promette di essere ancor più positivo di quello generale. Rispetto a quanto fatto registrare nel 2021, già positivo con un incremento del 38% rispetto l’anno precedente, questa scelta di vacanza è destinata a consolidarsi ulteriormente all’intento dello scenario turistico dei nostri giorni. Il turismo outdoor, insomma, non è più considerato al pari di una scelta per pochi appassionati. Ma, grazie anche all’aumento delle tecnologie a disposizione, è diventato sempre più una scelta per tutti, ma allo stesso tempo qualcosa “alla moda”.
Il turismo outdoor, infatti, si sposa per ovvie ragioni anche con un’altra esigenza, quella del benessere personale. Non tanto inteso come cura estetica della persona, quanto come benessere mentale e fisico, una cura di sé che non può non andare di pari passo con il tema del relax. Da qui, l’immersione nella natura, meglio ancora se fatta in modo sostenibile. Il tema della vacanza green, infatti, è un altro dei punti cardine nella mente dei viaggiatori nel momento di cercare una meta per la prossima vacanza. Destinazioni sostenibili, da raggiungere in modo sostenibile, per essere in prima persona sostenibili.
E, allora, viene da sé anche il prossimo tema, quello della condivisione. Uno dei trend più in voga negli ultimi tempi è infatti sicuramente quello della sharing economy. Non a caso, infatti, negli ultimi anni si è palesato un evidente aumento delle piattaforme che operano in tal senso, che hanno registrato un vero e proprio boom. Di cosa stiamo parlando? Di un concetto di economia collaborativa, o condivisa, che faccia in modo di distribuire beni e servizi non nella canonica forma della società attuale basata sulla vendita al consumatore. In sostanza, sono letteralmente esplose le applicazioni o i siti per il noleggio di camper, per esempio, o anche per poter affittare le barche.
Chiudiamo infine con l’ultima tendenza, valida soprattutto per chi nonostante la voglia di essere sostenibile e vivere la natura non sa rinunciare a un po’ di lusso, inteso però in un senso nuovo. O, semplicemente, valida per chi sente di meritare una vacanza speciale, al di là della spesa da effettuare. C’è stata infatti un evidente aumento anche della presenza di glamping di lusso, che spesso si accoppiano a delle spa, regalando ai clienti esperienza davvero mozzafiato. Ma, al di là di tutto questo, la cosa evidente è che la volontà dei turisti al giorno d’oggi sta andando verso una direzione sempre più chiara e definita.