Mare, storia millenaria e testimonianze di un mondo leggendario, ma non solo. Il Paese di cui vogliamo parlarvi oggi, però, non è solo questo. Ma è anche qualcosa in più. È infatti anche montagna, che si mischia però inevitabilmente, legandosi a doppio filo, ad alcuni dei miti più antichi della storia. Oggi, infatti, andiamo indietro nel tempo, immergendoci nelle divinità del passato e andando alla scoperta delle loro abitazioni. Siamo infatti, per chi non lo avesse ancora capito, in Grecia, sul Monte Olimpo, ritenuta in un passato lontano e magico la casa degli Dei e, in particolare, di Zeus. La montagna, ovviamente, esiste davvero. E merita di essere visitata almeno una volta nella vita. Scopriamone subito, allora, tutti i motivi.

Il nascondiglio degli dei
Il luogo di cui vi vogliamo parlare oggi è come detto il Monte Olimpo, stiamo parlando della montagna più alta di tutta la Grecia, che sfiora i 3mila metri arrivando a quota 2917 metri sul livello del mare. Il mare, ovviamente, è quello Egeo, che bagna le coste greche. La cima del Monte Olimpo è nota come Mytikas e il panorama della montagna è dominato da gole strette ma dense di boschi, cascate, ma anche grotte. In queste si credeva millenni fa che vivessero le divinità minori. Sono in totale 52 le vette, che restano innevate per ben otto mesi ogni anno, ma allo stesso tempo lontane dallo sguardo a causa della fitta coltre di nubi che le avvolge. Ma andiamo nei dettagli.
Come vi abbiamo anticipato, la vetta più alta del Monte Olimpo è stata chiamata Mytikas. Per la prima volta nella storia fu raggiunta nell’agosto del 1913 da un gruppo di alpinisti svizzeri, Frederic Boissonnas e Daniel Baud-Bovy, guidati dal greco Christos Kakkalos. Da quel momento fino a oggi il flusso è ovviamente aumentato e allo stato attuale sono circa 10mila le persone che ogni anno visitano il Monte Olimpo con l’obiettivo di scalare le vette più alte: Mytikas, come detto, ma anche Stefani, considerata la dimora di Zeus. C’è da dire, però, che per esattezza potrebbe essere stato un asceta a scalare per primo la montagna. In che senso? Ve lo spieghiamo subito.
Sulla vetta Prophitis Elias, infatti, svetta la Cappella del Profeta Elia. Risale al sedicesimo secolo dopo Cristo e fu costruita addirittura a una altitudine di 2800 metri sul livello del mare. Questa è ancora oggi ritenuta la cappella più in quota di tutto il mondo religioso ortodosso. Proprio qui nel 1938 inoltre fu dato alla luce il primo parco nazionale greco. Questo a causa dell’alto grado di biodiversità presente in zona. Secondo le stime, infatti, le specie vegetali presenti superano quota 1700, arrivando addirittura al 25% di tutte quelle presenti in Grecia. Ci sono poi anche trentadue specie di mammiferi e ben centootto di uccelli. Nel 1981 quindi, anche per questo, l’intera area del Monte Olimpo è stata classificata dall’Unesco come Riserva della Biosfera.
Ma dove si trova di preciso la montagna da sempre considerata come la dimora degli Dei? E come la si raggiunge? La casa di Zeus, o il Monte Olimpo, si trova al confine tra la regione della Tessaglia e quella della Macedonia. Per questioni di comodità, però, l’accesso più comodo è quello che si trova nei pressi del villaggio turistico di Litochoro, situato a circa 418 chilometri a nord di Atene e a circa 91 chilometri a sud-ovest di Salonicco.
Se si viaggia in macchina, la cosa migliore è ovviamente quella di partire da Salonicco. In circa tre ore, infatti, viaggiando sull’A1, sulla strada a pedaggio E75 e sulla EO13, si arriverà a destinazione. Discorso diverso invece se ci sposta in treno. In questo caso, si parte dalla stazione centrale di Atene per arrivare fino a Larissa. A quel punto si continua con destinazione Litochoro. Sono circa otto i cholometri che poi, in taxi, dovranno essere fatti dalla stazione. E se si viaggia in autobus? C’è una soluzione anche in questo caso.
Si parte di nuovo da Salonicco e la durata del viaggio si avvicina alle due ore e dieci minuti, compresi cinquanta minuti di attesa a Katerini. Se invece si decide di partire di Atene, rimane possibile il viaggio in autobus. Ma in questo caso ci vorrà un periodo compreso tra le sette ore e mezza e le otto ore e mezza, anche in questo caso compresi i cinquanta minuti di scalo a Katerini. Ma cosa fare una volta arrivati nei pressi del Monte Olimpo? Ve lo raccontiamo subito.
Per prima cosa vi consigliamo di ammirare l’incredibile panorama che vi troverete di fronte. L’occasione è davvero imperdibile, il panorama come detto e se possibile ancor di più. Poi potrete dedicarvi anche all’attività fisica a seconda delle vostre abilità. Per intenderci, il trekking, le escursioni più impegnative e le ancor più complesse arrampicate sono tutte fattibili sul Monte Olimpo, facendovi andare di pari passo con la leggenda. Se vorrete per esempio dedicarvi a un trekking completo, la durata complessiva si aggirerà tra i due e i tre giorni. Per la notte, il pernottamento è previsto in uno dei diversi rifugi che sono presenti nel Parco. Ci sono diversi tipi di sentieri, che vanno da una difficolta III a una difficoltà VIII, ovviamente basandosi su quelli che sono gli standard internazionali dell’alpinismo.
Qualsiasi tipo di informazione riguardo il trekking sull’Olimpo, in ogni caso, sarà disponibile presso il Club di alpinismo greco – noto come EOS – presente a Litochoros. Qui avrete anche modo di trovare diverse mappe e volantini che vi informeranno riguardo a tutto quello che c’è da sapere per potersi preparare ad affrontare il sentiero nella più totale sicurezza. Se tuttavia non avete alcun tipo di esperienza riguardo l’alpinismo e più in generale il mondo alpino, nessun problema. Sono infatti presenti delle guide a cui è possibile fidarsi totalmente, partendo verso una ampia varietà di percorsi divisi per gruppi o per singoli. Ma, soprattutto, divisi per abilità effettive, dando possibilità di lanciarsi all’avventura anche alle famiglie. Vi seguiranno passo passo, anche nella fase di preparazione, e vi daranno consigli su attrezzatura e abbigliamento. Per regalarvi una vacanza che, vi assicuriamo, non dimenticherete facilmente.