È il leitmotiv che ci ha accompagnato in questi ultimi mesi. Ma è anche ormai a tutti gli effetti una vera e propria certezza. Dopo gli ultimi due anni segnati dalla pandemia, questo rimane a tutti gli effetti il momento della ripartenza. Nonostante tutte le difficoltà riscontrare, specialmente per quanto riguarda il mondo delle compagnie aeree, è innegabile che con l’azzeramento quasi totale delle restrizioni la voglia di viaggiare può tornare a essere soddisfatta. Viaggiare per una lunga e meritata vacanza, o anche soltanto concedersi qualche giorno lontani dalla noiosa e schematica routine quotidiana, ormai è finalmente possibile. Il ritorno del mondo dei viaggi è ormai un fatto. In particolar modo per quanto riguarda il settore dei viaggi internazionali, che nelle ultime settimane hanno fatto registrare nuove tendenze da parte dei turisti di tutto il mondo.

Come cambia l’idea di viaggio
Tutti questi trend sono infatti stati analizzati grazie a uno studio di SiteMinder. In quest’occasione sono stati evidenziati i comportamenti di tutti i viaggiatori odierni rispetto a quello che era il periodo precedente alla pandemia. E le conclusioni a cui si è arrivati – ben cinque – sono lontane dall’essere scontate. A partire dalla prima. Al centro dell’analisi, infatti, c’è il fatto che la voglia di partire per un viaggio rimanga comunque più forte dei tassi di inflazione.
Non a caso infatti nonostante l’importante aumento dei prezzi su scala generale le prenotazioni di voli e hotel sono lontane dall’essersi arrestate o dall’aver visto una diminuzione. Questo fenomeno è noto come “revenge travelling”: una vera e propria voglia di rivalsa nei confronti di tutte le limitazioni che abbiamo subito negli ultimi due anni. E una spinta quindi per i turisti a non porsi nessun tipo di ulteriore restrizione per quanto riguarda le spese da sostenere.
Un’altra delle tendenze che sono state messe in luce dallo stadio riguarda la crescente influenza che i social hanno avuto nei confronti delle persone e delle loro scelte. In particolar modo infatti ci si è resi conto che ben i 78% dei viaggiatori si sono dimostrate più propense a ricevere proposte di viaggio su misura ma anche consigli riguardanti le mete da visitare. E ci si è anche resi conto del fatto che in gran parte le informazioni prese sono arrivate dal mondo del digitale.
Altro dettagli rilevante riguarda poi le strutture ricettive e in particolar modo il bleisure. Parola che nasce dalla crasi di business e di leisure. E che tende a essere una delle principali esperienze evidenziate sia dai Millennial che anche dalla Generaione Z. Questi hanno infatti bisogno di trovarsi in un luogo che possa permettere loro di unire il proprio tempo libero al lavoro. L’idea di poter lavorare ovunque è un dettaglio fondamentale per tantissimi dei viaggiatori. Anche pensando a quelle che sono le nuove figure che stanno nascendo nel mondo digitale. Proprio per questo motivo allora risulta letteralmente indispensabile poter trovare delle strutture che siano in grado di soddisfare questo aspetto. Senza però dimenticare ovviamente il dettaglio rilevante dell’offrire una sufficiente quantità di calore e di familiarità a tutti coloro che viaggiano.
Altri due aspetti che sono fortemente collegati a un particolare nuovissimo trend che risulta essere in forte crescita allo stesso tempo. Quale? Quello della necessità dei viaggiatori di arrivare in strutture ricettive che consentano di usare in modo corretto tutta la tecnologia. Con il fine ovviamente di offrire maggiori servizi ma anche una esperienza di viaggio che sia il più appagante possibile. E magari, perché no, anche offrendo a tutti i turisti la possibilità di visitare la struttura nel metaverso ancora prima che si possa effettuare la prenotazione della struttura stessa.
Infine, un’altra tendenza che è emersa da questo studio e che apparentemente potrebbe sembrare essere in contrasto con quella precedente è un dettaglio che riguarda il contatto umano. È evidente infatti che la tecnologia sia particolarmente importante. Innegabile tutto ciò. Ma allo stesso modo è innegabile che questo tipo di approccio abbia la forte tendenza di appiattire i rapporti umani. Forse per questa ragione, in anni in cui i rapporti umani sono stati fortemente limitati da cause di forza maggiore, in questo ultimo periodo sembra sia cresciuta la voglia di contatto umano.
Sono del resto gli stessi viaggiatori a chiedere tutto ciò. È infatti sempre più in crescita l’interesse dimostrato dai turisti per le persone che lavorando nei luoghi in cui si passano per le proprie vacanze e i propri soggiorni. Magari arrivando anche a instaurare dei rapporti che arrivano poi a spingerli a tornare nello stesso posto. Tutti questi aspetti messi insieme collaborano a delineare quella che è la nuova onda di domanda. Ma anche le esigenze – di oggi e del domani – di tutti i viaggiatori. Ponendo così sempre nuove sfide per quanto riguarda il discorso dell’offera ai turisti, in modo che tutti noi possiamo arrivare a beneficiarne.