1 giugno: cosa cambia in Italia e non solo tra frontiere e restrizioni

Marco Di Leo
Marco Di Leo
Giornalista, viaggiatore e amante dello sport.

Inizia oggi giugno. E, come avviene da qualche tempo a questa parte, il primo giorno del nuovo mese porta con sé novità importanti anche a tema viaggio. Dopo due anni segnati da pesanti limiti imposti dalla pandemia il mondo è ripartito, o quanto meno si sta rendendo protagonista delle prove generali. Ogni Stato, a modo suo e secondo i propri tempi, sta pian piano ritornando alla normalità. Si sta dicendo addio alle mascherine, alle regole di distanziamento e ai limiti nei luoghi pubblici. Ma i cambiamenti non riguardano soltanto i fronti interni. Noi di TravelMundi ve lo abbiamo raccontato più volte in queste mesi. Di settimana in settimana, sono diversi i Paesi che hanno scelto di riaprire anche le frontiere verso il mondo esterno.

Covid
Covid

Addio alle limitazioni legate ai viaggi in entrata, ai tanti documenti da presentare o da compilare, ai tamponi obbligatori in entrata e in uscita. I ritmi e le regole dei viaggi stanno tornando gli stessi del periodo precedente la pandemia quasi ovunque. Anche oggi, allora, noi di TravelMundi come ogni primo del mese vogliamo raccontarvi tutte le ultime novità in tema di riaperture. Anche perché, con l’arrivo di giugno, presto arriverà anche l’estate. E di conseguenza crescerà moltissimo il numero di persone pronte a viaggiare. Le meritate vacanze estive sono infatti alle porte. E, per la prima volta dopo due anni, la maggior parte delle persone sembra pronta a mettersi in viaggio superati i limiti della pandemia. Senza perdere altro tempo, allora, andiamo a vedere tutte le ultime novità, in Italia e non solo, riguardo viaggi, mascherine e ogni altro tipo di limitazione.

Riaperture post Covid-19

Si allentano ulteriormente le misure che hanno rivoluzionato il nostro modo di stare al mondo in questi due anni. Ottime notizie come detto per chiunque sia in procinto di mettersi in viaggio per godersi le vacanze. Da oggi, allora, in Italia non servirà più il Green Pass in entrata. Il ministro della Salute Roberto Speranza, infatti, ha scelto di non prorogare ulteriormente la vecchia ordinanza che costringeva i turisti in ingresso nel nostro Paese a presentare il proprio Green Pass base. E che era rimasto, quindi, in vigore fino a ieri. Da oggi per entrare in Italia non ci sarà alcun tipo di vincolo di questo tipo.

Non sarà in sostanza necessario dimostrare di aver completato da meno di nove mesi il ciclo di vaccinazione o di essere stati sottoposti alla dose di richiamo. Non servirà dimostrare in alternativa di essere guariti dal Covid da meno di sei mesi. E non sarà nemmeno necessario presentare il risultato negativo o di un test molecolare nelle settantadue ore precedenti l’arrivo nel nostro Paese o di un test antigenico nelle quarantotto ore precedenti. L’accesso, del resto, era già stato semplificato di molto già a partire dall’inizio di maggio. A fine aprile, infatti, una nuova ordinanza aveva rimosso la necessità di compilare il Passenger Locator Form (dPLF).

Questo obbligo era stato introdotto – ricordiamo – durante l’estate dello scorso anno per gestire ingressi e partenze. Ed era obbligatorio inserire nel modulo ogni tipo di informazione potesse essere utile all’Autorità Sanitaria nazionale per contattare immediatamente eventuali turisti in caso di contagio da Covid durante il periodo del viaggio. In quella occasione, come vi abbiamo già accennato, il ministro Speranza aveva prolungato fino ala fine di maggio l’obbligo di essere in possesso di un Green Pass base. Da questo momento allora si abolisce tutto: non servirà né presentare il modulo, né essere in possesso di qualcosa che attesti la vaccinazione completa, la guarigione dal Covid o un test negativo. Si annulla così l’ultima restrizione, facendo crollare di fatto un limite che per certi versi aveva limitato – e con ovvie ragioni – la ripresa del turismo.

Non è un caso, allora, se già in queste settimane prima dell’arrivo della stagione estive si stia già registrando in tutta Italia una crescita esponenziale di presenze molto importante. Sono infatti tantissimi i visitatori che arrivano nel nostro Paese, soprattutto nel weekend, e che assaltano le tante città d’arte che l’Italia può offrire o anche le semplici località di vacanza. Ma non finisce qui. Ulteriori novità, infatti, arriveranno anche da metà giugno e coinvolgeranno la vita di tutti i giorni qui in Italia. Andiamo a vedere allora di cosa si tratta.

Non c’è più, ormai da un po’, più l’obbligo di esibire il Green Pass per poter usufruire di diversi servizi. Non serve più come noto sui mezzi di trasporto, ma non servirà nemmeno nei ristoranti o negli alberghi e neanche per entrare in altri tipi di esercizi commerciale. Da metà giugno, invece, cadrà anche l’obbligo di utilizzare la mascherina. O, meglio, dovrebbe. È fissata infatti per quella data la scadenza dell’ordinanza che ancora oggi regola l’uso dei dispositivi di protezione contro il Covid in diversi luoghi.

In questo senso, dovrebbe cessare l’obbligo di indossare le mascherine al cinema, nei teatri e nelle sale da concerto. Dovrebbe invece rimanere in altri luoghi, come per esempio i mezzi di trasporto soprattutto per viaggi considerati a lunga percorrenza. Per intenderci, potrebbero essere ancora necessarie la mascherine sui treni, sulle nave e sugli aerei. In questo caso, come sempre, non basterà una mascherina chirurgica ma sarà necessario indossare una FFP2. Ovviamente, tutto dipenderà dalle decisioni che prenderà il ministro della Salute Roberto Speranza, con l’eventualità – a seconda della situazione epidemiologica – che venga emanata una nuova ordinanza.

Ma veniamo rapidamente anche alla situazione all’estero. I dati legati al Covid sono in netto miglioramento nella maggior parte dei Paesi europei. E, per questo, l’allentamento delle restrizioni è aumentato esponenzialmente nelle ultime settimane. Oggi, i viaggiatori non sono più tenuto a esibire il Green Pass base, infatti, in molti paesi. Austria, Svizzera, Grecia, Danimarca, Norvegia, Svezia, Islanda, Irlanda, Slovenia, Croazia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania e Lussemburgo hanno dato il via libera. Il Green Pass base, invece, rimane necessario per quattro Stati: Francia, Germania, Portogallo e Spagna. Staremo a vedere se i governi locali sceglieranno di apportare ulteriori cambiamenti in vista dell’estate e del quanto mai probabile aumento del flusso di turisti in entrata.

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