Oggi noi di TravelMundi vi portiamo nel deserto, meta affascinante e remota almeno per noi Europei, che oggi però possiamo raggiungerlo facilmente visto ai tanti voli che ci collegano a questi Stati in netta crescita. E dedicarci alle tante attrazioni offerte, a partire dalla più strana. È un fenomeno naturale incredibile anche soltanto da credere, eppure esiste e se ne ritrovano tracce anche nella letteratura del passato.
Singing Dunes: le dune del deserto che cantano
Stiamo parlando delle singing dunes, letteralmente dune che cantano. E, in effetti, è davvero possibile sentire un canto se si spengono i motori delle auto mente ci ritrova nel deserto del Qatar, a pochi chilometri dalla capitale Doha. Dicevamo anche rimandi letterali: sono quelli che descrisse Marco Polo nel XIII secolo quando parlò del segnal degli spiriti maligni del deserto. Ovviamente oggi sappiamo che non è così e, allora, andiamo a vedere di cosa si tratta.

Ancora una volta il mondo e la natura ci sorprendono con tutte le loro potenzialità. Gli studiosi hanno da poco iniziato a comprendere il fenomeno delle dune che cantano nel deserto, eppure la spiegazione data lascia più di qualche dubbio ai fisici. Secondo quanto studiato, la colpa sarebbe dei singoli granelli di sabbia. L’unione fa la forza però, si dice, e allora quando ogni granello scivola rotolando contro un altro, seppure in maniera impercettibile, sobbalza. E se ci sono in quel momento le condizioni giuste, lo sfregamento e il sobbalzo collettivo è in grado di creare un suono che può essere distintamente ascoltato anche dall’orecchio umano. Il resto è merito delle dune. Queste infatti agiscono come se fossero dei grandissimi altoparlanti che diffondono il suono nell’aria, spargendolo a distanza anche di diversi chilometri. I suoni che si ascoltano però sono diversi. E c’è un motivo.
Ogni sabbia, infatti, produce un suono delle dimensioni dei granelli di sabbia che la formano. E di conseguenza la circonferenza del singolo granello di sabbia può determinare anche la frequenza del suono che ne scaturisce dal sobbalzo. Ciò che rimane costante, però, è che da questo movimento sembra prendere vita un nuovo suono. Si tratta di un fenomeno incredibile, inutile girarci intorno. E di una cosa che può ripetersi soltanto in pochissime parti del mondo, come per esempio la Death Valley grazie alla presenza delle Eureka Dunes. Ma come fare per sentire questo suono?
Ovviamente per prima cosa bisogna recarsi in Qatar. Quando, però, è la vera domanda. Il momento migliore, infatti, è in giornate particolarmente ventose. Bisogna quindi scegliere la stagione giusta e poi, una volta sul posto, tenere attentamente sotto occhio il meteo locale. Al primo segnale di vento, non bisogna fare altro che organizzare la vostra escursione. Nel caso in cui li vento soffi poi particolarmente forte, l’esperienza sarà ulteriormente amplificata dalla sensazione di sentire qualcuno fischiare da lontano. La magia, però, può ancora aumentare.
Può farlo infatti, a prescindere dal canto delle dune o meno, se ci si trova ad attraversare il deserto in particolar modo nelle ore del tramonto. È questo infatti il miglior momento di tutta la giornata per vivere questa zona di mondo, con il sole che lentamente da giallo diventa arancione prima e rosso poi, fino a sparire nascondendosi dietro le dune. Se siete interessati, anche in questo caso c’è un punto privilegiato da cui assistere al tramonto nel deserto. E siamo ancora in Qatar, nei pressi dell’Inland Sea, Khor Al Adaid, il mare interno, sito UNESCO.
Si tratta della riserva naturale più grande di tutto il Paese. E la si scorge all’improvviso mentre si viaggia nel mezzo delle tante altissime dune nel deserto. È una meraviglia assoluta, che è composta da alcuni acquitrini salmastri e lagune che si mischiano al deserto. Ed è anche uno dei pochi luoghi al mondo dove il mare riesce ad arrivare in profondità in mezzo al deserto. È un luogo inaccessibile dalla strada e infatti ci si può arrivare soltanto percorrendo il deserto duna dopo duna. L’Inland Sea si trova a ridosso del Golfo Persico, a tal punto che nelle giornate particolarmente belle è anche possibile intravedere il futuristico skyline di Dubai. E, trovandosi vicino al mare, se si è fortunati è possibile anche avvistare diversi animali, come tartarughe, fenicotteri e dugonghi, oltre ovviamente alla consueta fauna del deserto. Le esperienze però non finisco qui.
È assolutamente da non perdere infatti la possibilità di guidare un 4×4 sulle dune del deserto, in particolare sempre qui nel deserto del Qatar e nella zona dell’Inland Sea dove le dune sono davvero alte e ripide. Il consiglio, in ogni caso, è di non farlo da soli ma lasciar guidare esperti addetti a queste esclusioni. La jeep, infatti, si lancia fino in cima alla duna, rimanendo in bilico tra uno strapiombo e l’altro: adrenalina pura. Poi, all’improvviso si piega – come minimo – a quarantacinque gradi e percorre a tutta velocità un lato della duna, con i passeggeri che nonostante le cinture si trovano impegnati a non farsi sballottolare da una parte all’altra dell’auto. Poi si ritorna in cima e ci si lancia questa volta verso il basso, dritti per dritti, raggiungendo pendenze impressionanti. Il brivido è assicurato ed è assolutamente simile a quello che si prova sulle montagne russe.
Concludiamo infine con il sandboarding, una attività che fanno coloro che si lasciano scivolare su una tavola giù dalle altissime cime delle dune fino a fermarsi in modo naturale. È chiaro che rispetto alla jeep ci si trova a ballare di meno, ma tutti dicono che sia molto divertente, con un piccolo dettaglio da non trascurare. Una volta giù, bisogna risalire sotto il sole cocente del deserto per fare un altro giro. Non esattamente una cosa da niente.
In alternativa, ci si può dedicare anche ad altre attività, magari più tranquille e meno stressanti. Come per esempio percorre il deserto sul dorso di un cammello, o anche di un altro tipo di veicoli a motori diverso rispetto alla jeep. E in tal senso le scelte migliori rimangono i quad, i dune buggy o gli All-terrain vehicle (Atv). In ogni caso, a prescindere dal mezzo che deciderete di usare, un’escursione in questo deserto rimane un’esperienza unica da provare a tutti i costi e senza porsi limitazioni.