La guerra in Ucraina continua ad imperversare come non mai. Anzi, a dire la verità sembra che siamo praticamente ad un passo dall’attacco finale. Per questo in questi giorni aumenta la paura – in maniera significativa – rispetto a quello che potrebbe accadere da qui alle prossime settimane. Anche nel momento in cui il conflitto terminerà, ci saranno periodi complicati da vivere e questo, evidentemente, è qualcosa che siamo costretti a mettere in conto. Di fatto, andrà pure fatta la conta delle responsabilità oltre a quelle evidenti da “accollare” a Putin. L’Europa, la Nato, hanno colpe in quello che sta accadendo?
In Italia il maggiore esponente di queste tesi, è il Prof.Orsini che più volte avrete sentito nominare e che senza dubbio rappresenta una voce fuori dal coro. Non nel “non condannare Putin”, anzi. Il Prof.Orsini lo ha fatto svariate volte. Ma – piuttosto – nel cercare di capire come si possa essere arrivati ad un conflitto simile senza trovare il modo di evitarlo utilizzando la diplomazia. La conclusione in questi termini, non può essere quella che di certo qualcosa si sarebbe potuto fare (tipo evitare di spingere con il possibile ingresso dell’Ucraina nella NATO) ma che allo stesso tempo le responsabilità di quello che sta accadendo sono davvero troppo evidenti per essere “mischiate” a tutto il resto.
Dunque sì: qualche colpa l’occidente ce l’ha sicuramente. Ma – messo sul tavolo e sulla bilancia delle responsabilità – senza dubbio queste colpe non possono essere paragonate a quelle che la storia (e forse pure qualche tribunale) addosseranno a Putin. Che in un giorno di Febbraio ha deciso di superare i confini della sua Nazione. Dopo aver ammassato migliaia e migliaia di soldati al confine, parlando di “esercitazioni militari”. Che se vogliamo, rappresentano pure la colpa più grossa dell’Occidente in questa storia. Quella di non aver creduto ad una invasione quando a tutti era lampante più che mai.
