È tra le città, se non proprio la città, che più di tutte ha vissuto una vera e propria esplosione futuristica negli ultimi anni. Non a caso è al centro del mondo del turismo contemporaneo e non caso è una meta ambita da tutti, vip e non. Stiamo parlando di Dubai, che ora torna a essere protagonista della cronaca legata ala turismo per una novità incredibile. Ha da poco visto infatti la luce un distretto particolarissimo, caratterizzato dal suo essere all’avanguardia e allo stesso tempo dal suo essere incredibilmente sostenibile. È un quartiere che rimane nel cuore di una delle – come detto – località più lussuose al mondo. Ma che allo stesso tempo punta sempre a strizzare un occhio all’ambiente e a creare spazi che siano il più possibile a misura di essere umano.

Proprio in questo senso, allora, da queste parti gli uffici e gli ambienti che sono dedicati al business sono mescolati tra loro e insieme anche a diversi impianti sportivi, così come a ristoranti e strutture ricreative. Ma andiamo allora a scoprire dove si trova questo posto nello specifico a Dubai e quali sono le incredibili meraviglie che sa offrire.
Dubai rivoluziona se stessa
Siamo come detto a Dubai, in una perla incredibile. Da un lato il mare, splendido e per certi versi da queste parti futuristico. Su tutti gli altri lati, invece, il deserto più sconfinato. Non è un caso se Dubai da subito è diventata una delle perle del turismo extra lusso. Anche grazie a diversi hotel iper rinomati in tutto il mondo. Tra cui, per esempio, uno dei pochissimi sette stelle esistenti al mondo, il ben noto Burj al Arab. Ma è importante non dimenticare anche una particolarmente attiva vita mondana.
Ora però per i visitatori c’è di più. Qualcosa che nasce anche sulla scia di quello è che stato l’Expo 2020, seppur segnato dai tanti problemi relativi all’emergenza dovuta al Covid. Nonostante tutto è stata una edizione che ha riscosso tanto successo. E per questo dopo quella che è stata definita da molti come una delle edizioni più sorprendenti dell’Esposizione Universale, arrivano novità importanti.
Dubai non ha scelto solo di arricchire la propria economia dall’Expo, ma ha anche voluto imparare molto in termini di sostenibilità. Ed è così che pochissimi gironi fa, lo scorso 1 ottobre, è arrivata l’inaugurazione di Expo City Dubai. Si tratta di un nuovo distretto dall’alto livello tecnologico orientato al futuro, che nasce dalle ceneri di quello era stato il grandissimo evento dell’Expo. A dirla questo quartiere però è solo una parte del progetto ben più ampio. Secondo i piani, infatti, il Dubai 2040 Urban Master Plan dovrà portare nei prossimi vent’anni grandissimi sconvolgimenti. Verranno invai creati secondo quello che è il progetto diversi spazi verdi nuovi, ma anche strutture ricreativi e luoghi di incontro. E allo stesso tempo ci saranno novità anche per quanto riguarda l’istituzione e l’ampliamento di diversi servizi sanitari e destinati alla istruzione. Senza dimenticare ovviamente la catena portante, il business e il mondo del turismo.
La città insomma, inutile negarlo, sta cambiando volto e si prepara a puntare sempre di più di giorno in giorno e di anno in anno, sulla tecnologia il più possibile green. Il primo passo compiuto in questo senso è allora come detto proprio Expo City Dubai. Ha aperto da poco i battenti ed è già preparato ad accogliere il più alto numero di turisti possibile. Questo quartiere ha scelto di accogliere e tenere una grandissima parte dei padiglioni che erano stati pensati e costruiti per Expo 2020. Addirittura – per intenderci – l’80% dei padiglioni che avevano abbellito una già di per sé sublime esposizione universale hanno trovato posto nel quartiere.
E queste attrazioni, che avevano già una volta conquistato il cuore dei tanti turisti accorsi, sono pronte a farlo di nuovo. C’è ancora per esempio la cupola imponente dell’Al Wasl Plaza, così come la torre di osservazione Garden in the Sky e anche i padiglioni Alif e Terra, che ora sono stati trasformati in esperienze educative interattive. Ma non manca lo spazio anche per gli uffici e per le zone che arano destinate alle piccole imprese. L’obiettivo infatti è evidentemente quello di incentivare il più possibile la nascita e in seguito anche lo sviluppo di diversi nuove start up.
Ci sono poi spazi dedicati anche alle strutture culturali e ricreative, così come ovviamene non possono mancare i ristoranti e i luoghi destinati a fare sport. Immancabile infine anche ogni tipo di attrazione possibile da destinare ai turisti che arriveranno, così come del resto ai residenti che ci abiteranno. Il tutto tenendo ben chiaro in mente il focus sulla tecnologia e sulla sostenibilità, rivolgendo la massima attenzione nella salvaguardia dell’ambiente. Non a caso tra ls scelte c’è stata anche quella di rinunciare totalmente alla plastica monouso. Con il fine di celebrare la inaugurazione, inoltre, Dubai ha scelto di promuovere l’Attraction Pass. questo, per un giorno intero a partire proprio dal 1 ottobre, concede e conterà a tutti i visitatori che lo vorranno di visitare tutti i padiglioni che hanno già aperto al pubblico.