Islanda low cost in pochi giorni? Ora è possibile – Parte 2

Marco Di Leo
Marco Di Leo
Giornalista, viaggiatore e amante dello sport.

Eccoci di nuovo per concludere il nostro discorso sull’Islanda. Ci eravamo lasciati ieri con le attrazioni principali a Reykjavik e dintorni. Ma cosa accade se volete visitare anche l’entroterra senza allontanarvi troppo?

Visitare l’entroterra dell’Islanda

La risposta sta tutta nel Golden Circle. Si tratta del Cerchio d’Oro, uno dei principali tour che vengono proposti a tutti coloro che abbiano troppo poco tempo e tanta voglia di vistare il Paese. Già spostandosi di pochi chilometri da Reykjavik, infatti, è possibile trovarsi faccia a faccia con i caratteristici paesaggi locali fatti di lande desolate, canyon, vulcani e meravigliose cascate. Senza dimenticar ovviamente i geyser: tutta l’Islanda a portata di mano. Per vederlo, è possibile anche noleggiare un auto. Però esistono anche dei tour organizzati che vi permetteranno non solo di avere la spiegazione di una guida su ciò che vedete, ma anche tante interessantissime curiosità sull’Islanda e gli islandesi.

L'aurora boreale in Islanda.
L’aurora boreale in Islanda.

È un tour classico, però, quindi è vi ritroverete fianco a fianco con un alto numero di turisti. Ma i luoghi sono immensi e lo spettacolo alto: non vi peserà. Tra le tappe immancabili lungo il Cerchio d’Oro, comunque, c’è Thingvallavat. Si tratta del lago più grande di tutta l’Islanda dove i locali e i turisti si divertono a praticare gli sport acquatici. Siamo nel cuore del Parco nazionale di Thingvellir, noto anche come primo Parlamento dell’Islanda. Piccola pillola storica: fu proprio qui infatti che venne fondato l’l’Alþingi nel 930 dopo Cristo, il primo parlamento al mondo. E sempre qui, circa settanta anni più tardi, l’Islanda decise di adottare il cristianesimo come religione ufficiale. Non a caso, sempre qui si trova ancora oggi la prima chiesa d’Islanda, sebbene quella attuale risalga al 1859, visto che l’altra era molto danneggiata. Sempre qui il 17 giugno 1944 nacque la Repubblica islandese.

Al di là di questo, si tratta senza dubbio di un parco unico al mondo. Nel Parco nazionale di Thingvellir, infatti, troverete un paesaggio unico, a causa della sua flora e della sua fauna, ma anche per la particolare posizione geografica. Sono tantissime infatti le faglie qui presenti, come quella di Almannagjá – o Silfra -che derivano proprio dalla separazione delle placche tettoniche del Nord America e dell’Eurasia. Tra le cose impossibili da non vedere da Thingvellir c’è proprio allora Almannagiá. Sarà infatti possibile camminare lungo le maglie provocate dal movimento delle placche, lasciandosi guidare dalle incredibili pareti naturali che vi troverete a percorrere. Proprio nella faglia di Silfra, ogni anno sono tantissimi gli appassionati che si dedicano allo snorkeling nuotando letteralmente tra due continenti.

Poco più avanti, sulla sinistra di Almannagiá, c’è Öxarárfoss. Si tratta di una bellissima cascata che anche se di piccole dimensioni risulta sorprendente per la sua posizione e per il contrasto cromatico tra l’acqua e le rocce nere che la sostengono. Non a caso, infatti, proprio qui sono stati ambientati moltissimi film o serie TV, tra cui Game of Thrones. Se infatti avete visto la serie, stiamo parlando di quanto avviene nella quarta stagione, quando Arya insieme al Mastino percorre un sentiero nel percorso per dirigersi alla Valle di Arryn. Ma questo non è che l’antipasto. Davanti alla cascata Gullfoss, infatti, l’emozione sale alle stelle.

È questa un altra tappa del Cerchio d’Oro, che vi porterà di fronte la cascata più celebre di tutta l’Islanda, ma non solo. È anche infatti una delle più imponenti del Paese, grazie a una altezza di addirittura 31 metri. Il salto delle acque dà vita a un vapore acqueo che bagna i visitatori appena scesi dal pullman o dalle macchine, anche se questo si trova in effetti lontano centinaia di metri dalla cascata. Motivo per cui, se il vento non vi sarà alleato, nella marcia di avvicinamento rischierete di farvi una doccia completa. Di conseguenza è tassativo – un po’ per tutto il viaggio in Islanda in realtà – portare con sé un impermeabile o un K-Way. Ma il nome Gullfoss nasconde anche altro.

Significa infatti cascata d’oro, cosa che ha dato vita a un grandissimo numero di leggende. La prima sostiene che il nome derivi dalla luce dorata riflessa dall’acqua nelle ore del tramonto. Una seconda, invece, afferma che il nome deriverebbe dall’arcobaleno che si forma quando la luce passa attraverso l’acqua sospesa in aria. La terza, invece, è quella più popolare. E sostiene che in passato proprio nei pressi della cascata vivesse un contadino chiamato Gýgur che, negli anni, aveva accumulato una grandissima quantità d’oro. E invece che godere della propria ricchezza, si preoccupava costantemente del destino di questa dopo la sua morte. Al punto di, non sopportando l’idea che qualcun altro potesse averlo, nasconderlo nelle profondità della cascata gettandolo in uno scrigno. Ovviamente per alcuni è ancora lì, ma nessuno ha mai avuto il coraggio di immergersi. E per una validissima ragione.

La cascata infatti è in realtà doppia ed è formata due reti di acqua che portano oltre 109 metri cubi al secondo. La prima raggiunge gli undici metri, la seconda – quella più in basso – copre gli altri venti. La forza dell’acqua che ne deriva rende sconsigliabile avventurarsi alla ricerca di qualsiasi tesoro. La cascata, in ogni caso, ha questa doppia esistenza proprio a causa della particolare geografia dell’Islanda, fatta di diversi strati composti da diversi materiali. Proprio per questo il fiume Hvitá è riuscito a erodere in modo diverso il terreno, dando così vita al doppio gradone.

Concludiamo infine questo viaggio alla scoperta dell’Islanda con forse la sua caratteristica più celebre, quella dei geyser. Al di sotto di ciò che si vede, infatti, c’è un’altra vita che scorre nel sottosuolo islandese. E chi percorre il Cerchio d’Oro ha tantissime occasioni per rendersene conto e ammirare alcuni tra i geyser più famosi del Paese. Questi si trovano nella valle di Haukadalur, tra le zone geotermali più attivi al mondo. Proprio il Geysir, secondo più visitato al mondo dopo il vicino Strokkur, dà il nome a questi fenomeni naturali. Il primo è inattivo ormai da tempo, sia per colpa dei turisti che per cause naturali. È attivo invece il secondo, capace di lanciare getti d’acqua e vapore a una temperatura compresa tra gli ottanta e i cento gradi ogni otto minuti a un’altezza che supera anche i trenta metri, per uno spettacolo unico al mondo.

Come del resto è unica al mondo l’intera Islanda, un Paese che meriterebbe una lunga visita ma che allo stesso tempo può essere scoperto in pochi giorni, senza perdersi nulla tra le principali attrazioni. E con i voli low cost, allora, non resta che scegliere la data, prenotare e partire.

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