L’estate è ormai alle porte e, allora, si ricomincia a progettare le prossime vacanze. Saranno le prime dopo i due anni di Covid, che è ancora presente ma meno opprimente, e di conseguenza saranno molte le persone che si sposteranno rispetto agli ultimi due anni. Le opzioni, del resto, non mancano soprattutto in Italia. È andata infatti in scena la 36esima edizione di una manifestazione promossa ogni anno da una ong internazionale, la Fee, Foundation for Environmental Education. Si tratta di una operazione volta a certificare la qualità ambientale di tutte le località balneari e lacustri. E, per quanto riguarda il Bel Paese, sono ormai diventate duecentodieci i comuni italiani che sono in grado di poter vantare la Bandiera Blu. Ma di cosa stiamo parlando? Si tratta ovviamente di un riconoscimento che premia appunto le località in Italia e non solo. E che, quest’anno, premia inoltre quattordici nuove località.

Le spiagge premiate
In totale, sono ben nove in più le località premiate rispetto alle duecentodieci del 2021. Come detto, però, ci sono state quattordici nuove località insignite della bandiera blu. Tuttavia, ben cinque comuni italiani hanno perso il vessillo per quest’anno. Tra le nuove località, ce ne sono tre della Puglia, due della Calabria e altrettante dell’Emilia-Romagna, tra le altre. Premiato anche il Lago Maggiore, che porta di conseguenza a quota diciassette i laghi premiati in Italia. A livello complessivo, allora, saranno ben quattrocentoventisette le spiagge italiane che hanno una sezione d’onore per la qualità dei servizi offerto ma anche del mare che le bagna. Di fatto, si tratta del 10% di tutte le spiagge premiate nel mondo.
Per quanto riguarda l’Abruzzo, la new entry è Alba Adriatica, che si trova in provincia di Teramo. Si tratta sicuramente di un riconoscimento importante ma per certi versi anche meritato. Il lido, infatti, è noto anche come Spiaggia d’Argento, nome che deriva dalle colorazioni dell’ampio litorale locale. Due invece, come detto, le località premiate in Calabria. Stiamo parando di Caulonia, in provincia di Reggio Calabria e dell’Isola di Capo Rizzuto, in provincia di Crotone. La prima va dalla costa ionica all’Aspromonte, mentre la seconda si trova in quella che è l’area marina protetta più vasta d’Europa.
Portandoci invece in Campania, a ricevere la Bandiera Blu è Ispani. Siamo in provincia di Salerno e, in particolare, sulla Spiaggia di Capitiello. Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, poi, sarà Riccione a poter far sventolare la Bandiera Blu. Siamo in provincia di Rimini e parliamo sicuramente di una delle località più note e amate tra quelle scelte per le vacanze estive. Rimaniamo in questa regione per parlare anche di San Mauro Pascoli, terra natale del noto poeta Giovanni Pascoli, nella provincia di Forlì-Cesena. Per quanto riguarda le Marche, invece, salgono a diciassette le Bandiere Blu grazie all’ingresso nel gruppo ristretto di Porto Recanati, in provincia di Macerata. Qui sono ben nove i chilometri di spiaggia bagnati da acqua pulita e impreziositi da un lungomare pedonale e ciclabile.
Bandiera Blu che arriva anche in Piemonte, a Cannobio. Siamo sulla riva nord-occidentale del Lago Maggiore, nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Questa, come detto anche più sopra, è l’unica località di lago tra le nuove di quest’anno. Torniamo al sud e più precisamente in Puglia. Qui sono ben tre le nuove Bandiere Blu. La prima va a Castro, che si trova in provincia di Lecce. Una piccola curiosità riguarda però questa località. In passato, infatti, fu esclusa per colpa di un errore di valutazione da parte della FEE. La seconda bandiera, poi, va a Rodi Garganico. Siamo in questo caso nel Parco nazionale del Gargano e stiamo parlando di una vera e propria perla. La terza, infine, va a Ugento. In questo caso siamo nel basso Salento, dove si trova questo tratto di mar Ionio protetto da spiagge e dune.
Passiamo alle isole: impossibile non parlare della Sardegna, che conquista una Bandiera Blu con Budoni. Siamo in provincia di Sassari, nella zona nord orientale della regione. Passando alla Sicilia, invece, la Bandiera Blu va a Furci Siculo, località tra Messina e Taormina. Conquista una Bandiera Blu anche la Toscana grazie al comune di Pietrasanta, nota per essere il capoluogo della Versilia. Siamo in provincia di Lucca e la località di Forte di Marmi si trova ad appena due passi. Ma veniamo ora alle note dolenti.
Abbiamo detto infatti che alcune Bandiere Blu non sono state confermate. Niente da fare per due località della Campania, San Mauro Cilento e Sapri. Niente da fare anche per altrettante località in Puglia, nello specifico Otranto e le isole Tremiti. Ma perde incredibilmente la Bandiera Blu anche l’isola di Ventotene, nel Lazio. Ma qual è la classifica delle regioni italiane?
La regina indiscussa è la Liguria, che può vantare ben trentadue località premiate. Seconda ma staccata di molto la Campania, che si trova a quota diciotto come del resto la Toscana e la Puglia. Sale invece la Calabria, che arriva a quota diciassette, così come fanno del resto le Marche. Quindici invece le località che rendono gloria alla Sardegna, mentre sono quattordici per l’Abruzzo. Un po’ più stacca la Sicilia a undici, che supera il Lazio. Perdendo Ventotene, infatti, diventano dieci le Bandiere Blu della regione. Dieci anche per il Trentino-Alto Adige, mentre sono nove quelle dell’Emilia-Romagna. Nove anche per il Veneto, mentre va a quota cinque la Basilicata. Quota tre per il Piemonte, mentre sono poi due le Bandiere Blu del Friuli-Venezia Italia. Chiudono i due fanalini di coda, a quota uno: Lombardia e Molise. Ma come vengono assegnate queste bandiere?
Il riconoscimento va alle località le cui acque risultano eccellenti nei riscontri degli ultimi quattro anni. I riscontri arrivano grazie alle analisi eseguite dalle Arpa, ossia dalle Agenzie Regionali per la protezione dell’ambiente. Ma non contano soltanto le acque. I criteri presi in considerazione sono infatti ben trentadue e vengono aggiornati costantemente. Tra questi, per esempio, ci sono le pratiche per preservare l’ambiente o per promuovere un turismo che sia sostenibile, tra le altre. In questo 2022, invece, è stato inserito un nuovo parametro: l’impegno sociale e dell’inclusività.