Molti Paesi esotici aprono le frontiere: dove fare oggi la vacanza da sogno

Marco Di Leo
Marco Di Leo
Giornalista, viaggiatore e amante dello sport.

Il Covid è alle spalle? Non ancora, solo i più ottimisti potrebbero pensarlo. I tamponi continuano a dare esiti positivi, il virus è ancora tra noi. Sarebbe però allo stesso tempo sbagliato sostenere che la situazione sia la stessa di qualche mese fa. Pensiero condiviso anche dagli esperti e, soprattutto, dai Governi di diversi paesi al mondo. Le riaperture delle frontiere, infatti, sono l’esempio più lampante di uno scenario che sta cambiando lentamente ma comunque per il meglio. Solo ieri, però, noi di TravelMundi vi abbiamo illustrato alcuni dei Paesi del mondo che, ancora oggi, rifiutano di aprire i confini. Scelte lecite e, spesso, condivisibili soprattutto valutando la situazione epidemiologica attuale nei luoghi in questione. Allo stesso tempo, però, sono tanti i paesi che hanno riaperto le frontiere.

Caraibi
Caraibi

Oggi, allora, vogliamo anche parlarvi delle ultime novità in questo senso. I viaggi sono infatti in costante ripresa e le destinazioni, anche esotiche o oltreoceano, non mancano di certo. Spostarsi nella maggior parte dei casi oggi non richiede più alcun tipo di misura, restrizione o limitazione come avveniva in passato. Conferme in questo senso sono arrivate anche dalla Farnesina, che ha comunicato che non ci sono più misure restrittive in vigore, soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti da e verso gli Stati dell’Elenco E. Per intenderci, quindi, Cuba, la Malesia, le Maldive, il Brasile, i Caraibi e la Thailandia sono tornati a essere stati sempre più accessibili. Andiamo, allora, a vedere nel dettaglio alcune situazioni.

In Malesia, per esempio, sono stati aperti i confini internazionali già ad aprirle. E, a oggi, non sono più in vigore restrizioni anti Covid di alcun tipo. Il provvedimento è stato attuato a partire da inizio maggio. Qualunque viaggiatore abbia completato il ciclo vaccinale di tre dosi, quindi, da oggi non dovrà sottoporsi ad alcun test. E nemmeno indossar mascherine all’aperto. Rimangono in vigore però negli spazi chiusi ed è consigliato nei luoghi aperti ma affollati. Chiunque abbia invece il booster, abbia contratto il virus da sei a sessanta giorni dalla data di partenza o abbia meno di dodici anni non dovrà quindi osservare nessun protocollo pre partenza né all’arrivo in loco. Chi invece non avrà completato il ciclo vaccinale dovrà sottoporsi a un tampone e osservare una quartantena obbligatoria della durata di cinque giorni.

Confini aperti anche per quanto riguarda la Thailanda. I viaggiatori internazionali, infatti, non dovranno più sottoporsi a test molecolari né osservare alcun periodo di quarantena sul posto. Sono comunque state disposte nuove regole, sia per i viaggiatori vaccinati che per chi non è vaccinato. I primi non dovranno come detto sottoporsi né a quarantene né a test. Dovranno ottiene presso l’apposito link il Thailand Pass. Dovranno possedere un certificato di vaccinazione da Covid. E dovranno avere una polizza assicurativa con copertura di almeno 10mila dollari americani. I non vaccinati, invece, dovranno fare le stesse cose e, in aggiunta osservare una quarantena per un periodo di cinque giorni. A quel punto, dotavo sottoporsi a un testa dopo cinque giorni dall’arrivo. Chi non è vaccinato ma si sottopone a un test negativo nelle 72 ore precedenti il viaggio, potrà comportarsi come un soggetto vaccinato.

Situazione più rosea anche in Brasile: le spiagge di Rio de Janeiro, Recife e Fortaleza tornano accessibili a tutti. Così come del resto il Mato Gross, la foresta amazzonica e il parco nazionale di Iguac. Il Brasile, infatti, è ormai tra i dieci paesi al mondo con più vaccinati da Covid. Ben tre brasiliani su quattro hanno infatti completato il ciclo di vaccinazione. Anche per questo, probabilmente, per soggiorni inferiori ai novanta giorni non serve più il visto. Ma, soprattutto, a prescindere dalla durata del viaggio on serve più sottoporsi ad alcun tipo di test per entrare nel paese.

Non è poi da meno nemmeno Cuba, tra le mete più apprezzate soprattutto dalla popolazione italiana. Da questo momento si potrà tornare a viaggiare qui senza alcun tipo di problema. L’isola infatti è considerata una delle destinazioni più sicure al mondo. Addirittura nove cubani su dieci infatti sono vaccinati contro il Voci. Per entrare, quindi, non serve alcun tipo di certificazione legata al Covid. Addio ai test e addio ai Green Pass. Che si tratti di turismo balneare o di turismo folkloristico, l’accesso è ormai totalmente libero.

Libera anche la Tunisia. Tutte le imperdibili attrazioni locali sono ormai raggiungibili facilmente. Le misure sanitarie, infatti, sono state molto allentate negli ultimi tempi. Ogni turista, a prescindere dalla provenienza, potrà entrare e muoversi liberamente nel Paese con il Green Pass europeo. Basterà però anche il certificato vaccinale, o semplicemente un test effettuato nelle ventiquattro ore precedenti la partenza.

Privacy, relax, mondo parallelo e privo del lento scandire del tempo. Questo e non solo sono le Maldive. Che, da questo momento, sono di nuovo pronte a riaccogliere ogni tipo di visitatore internazionale. Il paradiso su una delle meravigliose isole in cui tutto sembra perfetto sono nuovamente disponibili. Dai resort di lusso alle guesthouse tutto è raggiungibile. Anche i liveaboard per muoversi da un atollo all’altro in barca privata. Sono ben 1192 le isole disponibili e, volendo sdrammatizzare, il distanziamento è assicurato dalle stesse imposizioni della natura. E, soprattutto, senza alcun tipo di obbligo di tampone. Da questo momento, infatti, per visitare le Maldive non servirà più presentare alcun tipo di esito negativo.

Infine, non cambia la situazione neanche nei Caraibi, dove le restrizioni continuano a essere allentate. In particolare, ad Anguilla è stato dato il via libera a tutti i turisti già vaccinati. L’unica cosa che vi sarà richiesta per raggiungere questa’isola caraibica è la prova di una avvenuta vaccinazione – completa – da Covid. Piccolo dettaglio, dovrete aver ricevuto l’ultima dose più di quattordici giorni prima dalla data di arrivo. E in questo caso servirà però anche la certificazione di un test negativo. Cosa non servirà, allora? Addio a ogni tipo di permesso da scaricare sul portale dedicato. Nel momento dell’arrivo sull’isola, non ci sarà bisogno di alcun test ad alcune condizioni. Bisognerà, infatti, aver ricevuto l’ultima dose di vaccino e aver quindi completato il ciclo negli ultimi sei mesi. Se dovessero esserci visitatori non vaccinati minori di diciotto anni, questi potranno essere ammessi sull’isola solo se accompagnati da viaggiatori completamente vaccinati.

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