Ci risiamo un’altra volta. Altro mese altre regole. Cambiano, come previsto, nuovamente le norme legate al Covid. Cambiano per la vita di tutti i giorni in Italia, come vi abbiamo raccontato. Ma cambiano anche per quanto riguarda il settore turistico e, in particolare, i viaggi all’estero. Le novità in arrivo, nel segno di un tentativo di snellire le restrizioni e tornare lentamente alla normalità, fanno ben sperare. Diminuiscono, infatti, anche le regole per il controllo degli stranieri in arrivo in Italia e, di conseguenza, quelle per il ritorno in patria degli italiani. Le notizie, come già detto, però riguardano anche l’utilizzo delle mascherine al chiuso e i Green Pass. Andiamo, allora, a scoprire tutte le nuove regole in vigore dopo la firma sulla nuova ordinanza da parte del Ministro della Salute Roberto Speranza.

Dal primo maggio, per iniziare, si metterà fine all’obbligo di compilare il Digital Passenger Locator Form, noto come dPLF e reso obbligatorio durante la scorsa estate. Lo scopo, ve ne abbiamo parlato più volte, era quello di ottenere tutte le informazioni necessarie per il tracciamento di un viaggiatore in caso di contagio riscontrato durante un viaggio all’estero. L’Italia, come altri Paesi d’Europa e non solo, lo aveva adottato e, ora, a partire da domenica lo abolirà definitivamente. Ma cos’altro?
Vengono prorogate, per esempio, alcune delle regole di viaggio che erano previste già nell’Ordinanza del 22 febbraio 2022 e successivamente in quella del 29 marzo scorso. Per oltrepassare i confini italiani, quindi, bisognerà comunque essere in possesso di determinati documenti. Quali? O una vaccinazione completa con un vaccino che rientri tra quelli autorizzati dall’EMA, effettuata da meno di nove mesi. Oppure una vaccinazione completa con un vaccino che rientri tra quelli autorizzati dall’EMA con tanto di dose di richiamo. O ancora la guarigione dal Covid da meno di sei mesi. O, in alternativa, il risultato negativo di un test condotto o con tampone nelle settantadue ore precedenti l’arrivo in Italia o con un antigenico nelle quarantotto ore precedenti.
Se nessuno di questi certificati dovesse essere presentato, allora l’ingresso in Italia rimarrebbe comunque possibile. Ci sarebbe però l’obbligo di isolarsi per cinque giorni e, a quel punto, sottoporsi a test molecolare o antigenico. Come sempre, rimane l’esenzione dall’obbligo per tutti i minori di sei anni di età: per loro la possibilità di entrare senza formalità.
Come vi abbiamo raccontato ieri, da domenica e – per ora – fino a metà giugno ci sono novità anche per le mascherine al chiuso. L’obbligo di FFP2 rimane in vigore per gli spettacoli che si svolgono al chiuso, che si tratti di sale teatrali, da concerto, cinema o locali di intrattenimento e musica dal vivo. Rimangono poi obbligatorie le mascherine anche per entrare nei mezzi di trasporto e in tutte le strutture sanitarie e affini. Tra queste, quindi, anche le strutture di lungodegenza o le residenze sanitarie assistite. Tutti gli altri luoghi, invece, saranno accessibili senza alcun obbligo di mascherine. E anche in questo caso rimangono esentati i bambini di età inferiore a sei anni o, questa volta, anche coloro che abbiano patologie o disabilità incompatibili con l’uso delle mascherine. Nonostante l’allentamento delle restrizioni, comunque, la raccomandazione a utilizzare le mascherine ancora in tutti i luoghi al chiuso rimane presente.
Addio anche al Green Pass. Non servirà più in Italia, almeno per il momento, segnando di fatto la quasi totale fine delle restrizioni. Rimarranno in vigore alcune norme soltanto nei bar, ristoranti, centri benessere e discoteche. Non sarà infatti più obbligatorio l’utilizzo del Green Pass nei luoghi di lavoro, negli uffici pubblici, nei negozi e nemmeno in bar o ristoranti. Non servirà nemmeno sui mezzi di trasporto o nelle mense e catering. Né all’interno di cinema e teatri, o ancora concerti, eventi sportivi, convegni e congressi. Abolito anche nei centri benessere, nei centri culturali, sociali e ricreativi, per i concorsi, per le sale gioco, per le feste e discoteche.
Si potrà quindi entrare liberamente ovunque, mentre soltanto all’aperto arriverà l’addio vero e proprio al distanziamento sociale. Per stare al chiuso invece, magari godendo dell’aria condizionata, bisognerà ancora rispettare il consueto distanziamento tra i tavoli di un metro. Riapriranno, di conseguenza, i buffet liberi in alberghi e ristoranti e, nelle cerimonie, i tavoli potranno – soltanto all’aperto – essere uno a fianco all’altro.
Come detto, abolito il Green Pass anche nelle discoteche. Si potrà inoltre tornare a bere i propri drink al bancone, in piedi, e non solo seduti al tavolo. In tutti i locali, che siano all’aperto o al chiuso, si potrà lavorare con il massimo della capienza prevista e non sarà obbligatorio mantenere il registro delle presenze per le consuete due settimane. Si potrà entrare liberamente anche nelle palestre e negli impianti al chiuso. Dove, allo stesso tempo, cadrà l’obbligo di distanziamento mentre si fa attività. Distanziamento da rispettare ancora invece negli spogliatoi e nelle docce. Via libera anche a tutti gli sport, anche questi sia all’aperto che al chiuso, sia di squadra e contatto che singoli. Arriva il benestare anche per i racchettoni e per tutte le attività di gruppo come l’acquagym in spiaggia. Si potrà inoltre tornare a utilizzare il bagno turco, sebbene contingentando gli accessi.
Insomma, la normalità sembra essere di fatto pronta a tornare. Eppure il Green Pass, che non servirà più in Italia, sarà normalmente ancora attivo. Anche perché nella sua forma base – di avvenuta vaccinazione, guarigione o tampone negativo – continuerà a essere determinante per potersi recare all’estero. L’addio completo, quindi, va soltanto al Green Pass rafforzato, necessario fin qui per entrare nelle palestre, nelle piscine, per partecipare alle feste e alle cerimonie o per qualsiasi tipo di convegni. Senza dimenticare poi discoteche, sale da gioco, cinema e teatro.
A partire da maggio, infine, ribadiamo che non servirà più avere il Green Pass base per accedere al luogo di lavoro o per consumare in bar e ristoranti al chiuso. Non servirà nemmeno per salire sugli aerei, ma vi consigliamo sempre di consultare le regole di ogni compagnia. Non servirà per treni, traghetti e pullman, per i concorsi e per le mense, per gli stadi e per gli spettacoli. L’acceso sarà libero e, di fatto, ci sarà un primo vero ritorno alla normalità.