Via le restrizioni ma i rischi rimangono: i consigli della Farnesina in viaggio

Marco Di Leo
Marco Di Leo
Giornalista, viaggiatore e amante dello sport.

Dal 1 marzo, finalmente, non ci sono più restrizioni riguardo i viaggi dall’Italia e, soprattutto, verso l’Italia. Noi di TravelMundi ve ne abbiamo parlato in questi giorni. Niente più Corridoi Turistici Covid-freeobblighi di quarantena al rientro da determinati paesi. Basterà compilare il dPLF, presupposto fondamentale per potersi imbarcare in un qualsiasi aereo verso l’Italia. E bisognerà avere con sé un Green Pass, ottenibile anche tramite tampone negativo. Senza Green Pass si potrà entrare ugualmente in Italia. Bisognerà però sottoporsi a cinque giorni di quarantena in uno dei luoghi indicati nel dPLF e poi sottoporsi comunque a un tampone. Attenzione, però, perché le novità non finiscono qui.

Aereo in volo
Aereo in volo

La Farnesina in questi giorni ha specificato che per quanto riguarda i mezzi di trasporto internazionale non esiste l’obbligo di Super Green Pass. Questo rimane però richiesto per tutti i mezzi che colleghino le diverse città italiane. Allo stesso tempo, ci sono altre situazioni in cui non serve avere un Green Pass rafforzato. Se si transita in Italia dall’estero e con direzione ancora all’estero, non servirà Super Green Pass a patto di rimanere all’interno dell’aeroporto. O, se si transita in Italia per meno di 36 ore al fine di raggiungere una meta di partenza per una destinazione estera, allo stesso modo non ci sarà bisogno di certificazione.

Aeroporto
Aeroporto

Rimane tuttavia l’obbligo di aver ricevuto almeno la seconda dose di vaccino per entrare in Italia dall’estero. E la Farnesina ribadisce che, nonostante l’allenamento delle restrizioni, ogni spostamento rimane potenzialmente rischioso. Viene ribadito quindi di controllare, in caso di partenze in programma, le regole di accesso nel paese in cui si è diretti. E, soprattutto, di sottoscrivere ancora un’assicurazione sanitaria che copra i possibili problemi legati al Covid. Come detto, prima di rientrare in Italia potrebbe essere necessario sottoporsi a un tampone e il risultato potrebbe essere positivo. In quel caso, essere coperti da ogni rischio potrebbe fare la differenza.

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