Non solo un libro o una saga, ma molto di più. Harry Potter ha segnato un’epoca, grazie alla mente geniale di J. K. Rowling. Dai libri ai film, fino a un impero che ha cosparso ogni ambito possibile. Impossibile non essere rimasto segnato dalla storia del maghetto più famoso al mondo e dalle sue avventure. Proprio per questo, oggi noi di TravelMundi vogliamo dedicare tutta l’attenzione proprio a Harry Potter. Come? Andando a ripercorrere gli itinerari per entrare nei luoghi più iconici, quelli che abbiamo imparato ad amare grazie ai film.
I luoghi più amati e iconici della saga
La maggior parte delle ambientazioni realmente esistenti si trovano in Scozia. Terra sconfinata e meravigliosa, la parte più a nord del Regno Unito ospita scenari incredibili. E molti di questi sono connessi proprio alla trasposizione cinematografica della storia del maghetto. A partire da Glen Coe, vallata di origine vulcanica, situata nelle Highlands. Qui si trova la capanna di Hagrid. O, meglio, qui si trovava. La capanna, infatti, era stata posta lì solo temporaneamente, tuttavia chiunque vi si recherà riconoscerà immediatamente il luogo esatto in cui questa era situata. A poca distanza da Glen Coe, poi, si trova Rannoch Moor. Si tratta di una brughiera, una piccola landa desolata. E allora perché andarci? Perché qui si trova lo scenario in cui, nel settimo film, fu filmata la scena dei Disegnatori che salgono sull’Espresso di Hogwarts.
Un altro luogo iconico si può raggiungere risalendo per un tempo di circa un’ora e mezza la gola del Glen Nevis. Facendolo, infatti, potrete raggiungere le Steall Waterfall, le cascate che fanno da sfondo a tutte le partite di Quidditch a Hogwarts e, di conseguenza, anche all’iconica sfida tra Harry Potter e l’Ungaro Spinato durante il Torneo Tremaghi. E, a proposito della fuga dall’Ungaro Spinato, è un posto da non perdere anche la gola Black Rock. Siamo a Evanton, a circa venti chilometri da Inverness. Qui, nel mezzo di un’arenaria rossa, si trova una gola che corre per 1,5 chilometri in lunghezza e ben trentasei metri in profondità. Per ammirarla, anche in questo caso, servirà una camminata di circa un’ora e mezza.
Ma veniamo alle cose serie. Sapevate che si può viaggiare sull’Espresso per Hogwarts? Non stiamo scherzando, tutto ciò che dovrete fare è cercare il Jacboite Train. Si tratta del vero treno usato per girare le scene che nel tempo libero è un normale treno turistico a vapore. Questo collega Fort William con Mallaig ed è attivo dal 1984, ma soltanto da aprile a ottobre e con solo due corse al giorno o, a volte, anche una. Il tragitto è lungo circa settantacinque minuti e dura due ore. A un ritmo lento e di un’altra epoca, allora, vedrete scorrere davanti a voi paesaggi meravigliosi. Laghi, foreste, montagne ma anche diversi graziosi villaggi. vi consigliamo di portare contanti con voi a bordo: potrete infatti assaggiare alcuni prodotti tipici, tra cui la magica Burrobirra.
Potete scegliere i biglietti di prima classe, che vi faranno viaggiare negli iconici scompartimenti del film, o anche biglietti standard. E potete scegliere tra solo andata, tornando con un treno più rapido, o andata e ritorno. L’unica differenza con il treno vero sono le cabine: quelle usate per girare le scene son oggi custodite al Warner Bros Studios di Londra. Lungo il tragitto, però, avrete modo di passare lungo il famosissimo viadotto reso celebre dalle scene del secondo film, Harry Potter e la Camera dei Segreti. Stiamo parlando ovviamente del Viadotto Glenfinnan, che se volete potrete anche ammirare da lontano. Magari proprio mentre passa il Jacboite Train. Come fare? Ve lo spieghiamo subito.
Lungo ben 416 metri e costruito nel 1901, il Viadotto si trova nei pressi di Glenfinnan, come indica il nome. Partendo da un parcheggio nel centro cittadino, con una passeggiata di circa dieci-undici minuti arriverete fino ai primi decenti punti di osservazione. Se invece volete percorrere tutto il tragitto, il tempo di percorrenza è di circa un’ora e mezza per una passeggiata che – vi assicuriamo – meria sicuramente tutto lo sforzo.
Sempre salendo a bordo del treno poi, ma anche arrivandoci in macchina, avrete modo poi di vedere un altro luogo reso iconico da film. Stiamo parlando della piccolissima isola Eilean na Moine, che sorge nel mezzo di Loch Eilt. Si tratta di un luogo che non potete non visitare: questa, infatti, è l’isola in cui viene sepolto Albus Silente alla fine di Harry Potter e il Principe Mezzosangue. Ma lo stesso lago, Loch Eilt, è stato usato come scenario in diversi film della saga.
Ieri vi abbiamo raccontano di Loch Eilt, uno dei laghi della Scozia e spesso presente nei film di Harry Potter. Il lago, però, che ospita anche la piccola isola che ospita la tomba di Albus Silente, non è l’unico che appare nei film. Sono oltre 30mila i laghi i Scozia e molti di questi, anche se magari per pochissimi istanti, sono finiti all’interno dei film. Tuttavia, in questo caso è bene precisare una cosa. Il rischio di rimanere delusi, infatti, è alto. Abituati a vedere questi laghi con una scenografia specifica e con i protagonisti dei film, spesso appaiono diversi da come ce li si ricorda. Tuttavia, non per questo non meritano una visita. Se riuscirete a essere flessibili con le aspettative, infatti, verrete sicuramente ripagati.
Tra i laghi più famosi della Scozia apparsi in Harry Potter, allora, oltre Loch Eilt vi vogliamo ricordare altri quattro scenari. Il primo è Loch Arkaig, si tratta di una location usata in coppia con Loch Eilt per far apparire quest’ultimo – e l’isola – più grandi. Per la seconda scena del Torneo Tremaghi, poi, ma anche per alcune scene dell’Hogwarts Express, è stato usato Loch Shiel. Se invece volete sapere in quale lago si tuffano Harry, Hermione e Ron dopo essere fuggiti dalla Gringott sl dorso di un drago, la risposta allora è Loch Etive. Infine, per alcune immagini aeree e anche alcuni dettagli del lago di Hogwarts, è stato usato Loch Morar.
Detto questo, però, è impossibile non dedicarsi anche alla capitale della Scozia. Edimburgo, infatti, di fatto non è mai stata usata come set per girare nessuna scena dei film. Tuttavia, si tratta di una tappa imperdibile per chiunque voglia partire per un tour dei luoghi di Harry Potter in Scozia. Se vi state domandano il perché, tranquilli: è abbastanza normale. La risposta, però, è altrettanto semplice. La mente geniale che ha creato Harry Potter, J. K. Rowling, non è nata ma ha invece vissuto a lungo proprio a Edimburgo. Ed è normale quindi che la sua immaginazione abbia preso spunto da diversi luoghi realmente esistenti per creare le ambientazioni di Harry Potter. Scopriamo subito di quali stiamo parlando.
Partiamo dalla meravigliosa Diagon Alley. Appendice magica di Londra nei libri, stando a quello he è il pensiero comune sarebbe nata da una famosissima via nel centro di Edimburgo. Stiamo parlando di Victoria Street, una strada caratterizzata dai ciottoli a pavimento e da tantissimi negozi dalle vetrine invitanti e colorate. Ma non solo, ovviamente.
Merita una menzione, per esempio, anche Greyfriars Kirkyard. Cos’è? Un cimitero, anche abbastanza sinistro, dove si dice siano sepolti moltissimi scrittori o personaggi famosi, oltre a un uomo di nome Thomas Riddle Esquire. Vi dice qualcosa? È normale. Pare infatti che J. K. Rowling passasse molto tempo a passeggio per is sentieri del cimitero. E quindi, in una di queste occasioni, potrebbe aver notato la tomba di Tom Riddle decidendo che quello sarebbe stato il nome del cattivo. Ma non solo: cercando bene nel cimitero, infatti, si troveranno anche i nomi di Moody e McGonagall, equivalente inglese di McGranitt.
Altra meta di pellegrinaggio immancabile per tutti i fan di Harry Potter che si recano a Edimburgo sono tutti i luoghi in cui J. K. Rowling scrive i libri della saga. O, meglio, proprio le parti per certi versi più decisive: le prime e le ultime pagine. Che si tratti di leggere metropolitane elette a verità assolute o di pura realtà, si dice che la scrittrice abbia iniziato a scrivere Harry Potter proprio in una caffetteria della capitale della Scozia con l’obiettivo di risparmiare sulla bolletta di casa. Non sperate ovviamente di vederla ancora oggi seduta a quei tavoli, ma l’idea di ripercorrere le sue stesse mosse rimane romantica. Per farlo, allora, vi raccontiamo subito dove dovete andare.
Il titolo di sede che ha dato il via a Harry Potter, ve lo diciamo subito, è conteso. L’ipotesi che va per la maggiore è che sia stata una caffetteria di nome The Elephant House a ospitare J.K. Rowling. Non a caso questo luogo è diventato una sorta di santuario, anche perché è ormai dato per certo che alcune pagine della saga siano state davvero scritte qui. Tuttavia, a creare dibattito è quale sia stato il locale in cui sono state scritte effettivamente le prime pagine.
A contendere il titolo, infatti, c’è anche la caffetteria Spoon, che all’epoca si chiamava invece Nicholson. Ma a prescindere dalla verità, una volta che sarete a Edimburgo vi consigliamo di visitarle entrambe. È sempre l’occasione, infatti, per godersi una merenda e rilassarsi un attimo. Tra le due, la prima vanta sicuramente una splendida vista sul castello di Edimburgo e rimane la più popolare. La seconda, invece, è più tranquilla e adatta alla lettura. Ovviamente, non dobbiamo nemmeno consigliarvi quale.
C’è però anche un altro luogo determinante nella storia della stesura di Harry Potter. La complessa vicenda editoriale della saga – inizialmente rifiutata da diverse case editrici – si conclude infatti al Balmoral Hotel. Dimenticatevi le caffetterie: si tratta di uno sfarzoso albergo a cinque stelle. E proprio qui, a quanto pare, si ritirò J. K. Rowling per scriverete le ultime pagine dell’ultimo libro. Se vorrete, potrete addirittura dormire nell’albergo. Il prezzo, però, si aggira sui duecento o trecento euro a notte, non esattamente un budget alla portata di tutti. In alternativa, però, potrete comunque degustare un cocktail nel bar dell’albergo.