La carbonara nasconde un segreto che forse in pochi sanno, ma che non può non essere svelato: ecco cosa abbiamo scoperto
Quando dici Carbonara, dici Italia. Ma soprattutto, dici Roma.
Non c’è dubbio che quel gran capolavoro che spesso troviamo nei ristoranti della Capitale, rappresenti forse nella maniera migliore al mondo tutta l’abbondanza e la bontà che mamma Roma può offrire ai turisti di tutto il mondo e non solo.
Di fatto, però, dietro quel piatto c’è una storia. Una storia per certi versi, davvero incredibile.
La storia
La prima ipotesi rispetto alla sua origine, ci parla dei carbonari appenninici che, dovendo sorvegliare la carbonaia per ore e ore, per preparare la carbonella dovevano avere a disposizione tutti i viveri necessari, che potessero essere facilmente reperibili e dunque, pure facilmente conservabili.
Secondo una prima ricostruzione, questo potrebbe esserci all’origine della carbonara.
Anche se la tesi più accreditata, rappresenta invece la primogenitura… americana! Proprio così.
Il piatto è stato visto a Roma per la prima volta nel 1944 quando nei mercati inizia a spuntare sulle bancarelle il bacon portato dalle truppe di liberazione.
In effetti questo spiega perché nella carbonara a differenza di altre salse che vengono utilizzate in quasi tutte le preparazioni romane.
Pancetta e guanciale molto spesso sono riportati nelle ricette come due ingredienti equivalenti.
Non c’è niente di più sbagliato in effetti!
Con il passare del tempo e degli anni, i cuochi Romani iniziano ad utilizzare tutti ingredienti locali.
Dunque la pancetta viene molto rapidamente sostituita dal guanciale che meglio rappresenta (in toto) un simbolo culinario della regione e della città.
Se è vero come dunque sembra essere vero, che la carbonara “deriva” da una necessità delle truppe americane di mangiare cose più “simili” a quello a cui erano abituati loro negli USA.
E’ pur vero che il tocco per rendere la carbonara quello che è oggi in Italia e nel mondo, è senza dubbio degli Italiani.
E, nello specifico, dei cuochi romani.