Esplorare luoghi sempre nuovi lanciandosi in una lunga serie di viaggi in giro per il mondo. Mischiarsi con altre culture e scoprire tutta la diversità di un pianeta così simile e allo stesso tempo così diverso. Spesso la scelta si limita a essere guidata dalle nostre particolari preferenze o dalle esigenze. Però, proprio questa diversità e questa infinita bellezza, fa sì che ci siano alcuni luoghi che sono impossibili da non visitare. Si tratta per esempio di località in cui la mano della natura è evidente e visibile per tutti, dai boschi ricchi di flora e fauna fino alle splendide spiagge o alle montagne, sia in estate che in inverno. Insomma, la scelta non manca: basta sapere dove andare a cercare.

Oggi, allora, tra luoghi magici e territori da sogno, vogliamo concentrarci su una località di una particolarità unica, un luogo che sembra non appartenere alla nostra terra. Si tratta infatti di una spiaggia segnata da una particolare caratteristica che di naturale ha in effetti ben poco. Questa, infatti, si è formata a causa di un errore dell’uomo ed è poi rinata grazie all’intervento di compensazione della natura. Dove siamo? Siamo in California, negli Stati Uniti d’America, nella splendida Glass Beach, nota anche come la spiaggia di vetro in grado di regalare migliaia di riflessi per uno scenario unico al mondo.
La spiaggia di vetro sulle coste della California
Partiamo dalle basi, il tragitto necessario per arrivare. Si passa nel mezzo di un paesaggio incredibile, lungo un itinerario fatto di paesaggi letteralmente straordinari. Si arriva a Fort Bragg, una città statunitense situata sulla costa di Mendocino, in California. Questa è una destinazione particolare, forse poco nota. Nonostante tutto, infatti, si tratta di una delle mete escluse dai sentieri battuti normalmente dal turismo di massa. Non per questo però se deciderete di andarci vi ritroverete delusi: lo stupore, ve lo garantiamo, è assicurato.
Questa località infatti nasce in realtà come avamposto militare, addirittura prima della guerra di secessione americana. Solo di recente, poi, Fort Bragg si è rivalutata anche grazie a paesaggi davvero pittoreschi che arrivano fino all’oceano Pacifico dando un colore del tutto speciale alle splendide coste della California, in questo caso settentrionale. A tal punto, infatti, che Fort Bragg fa oggi parte del California Historical Landmark. Tutte le principali attrazioni del luogo sono parte del retaggio della natura, a partire dalle splendide foreste di sequoie, non una novità in California, che possono anche essere visitate a bordo dello storico Skunk Train. Fino ad arrivare poi al fiume Noyo, anch’esso visitabile in questo caso navigando in kayak per osservare da vicino sia la fauna che la flora locale.
Merita poi senza dubbio anche la costa. Deve essere vista e visitata e non solo per gli splendidi scenari che si affacciano sul mare. Ma proprio, come detto, per la spiaggia di vetro, icona poco nota di questa zona di California ma assolutamente splendida. Parliamo allora come detto da Glass Beach. Un vero e proprio arcobaleno di piccoli frammenti in vetro che sono stati levigati e lucidati dalla lenta ma costante azione dell’oceano e del vento. E che, illuminati dalla luce del sole, brillano fino a creare un panorama ai limiti della realtà.
Siamo all’interno del MacKerricher State Park, in un parco statale della California che si estende per ben nove miglia ospitando anche una varia serie di habitat costieri. Tra cui proprio Glass Beach, che rimane senza dubbio una delle spiagge da visitare almeno una volta nella propria vita. È una spiaggia di vetro di nome, ma anche nel concreto. Come detto questi piccoli pezzi di vetro che brillano alla luce del sole sono tutto ciò che compone la spiaggia californiana. Questa si snoda lungo il percorso del parco statale. E, un tempo, come facilmente immaginabile veniva usata dagli abitanti del luogo come discarica. Il suo nome originario infatti era quello d The Dumps, appunto tradotto in italiano “discarica”.
I rifiuti infatti venivano gettati dall’alto della scogliera. E, di giorno in giorno e di anno in anno, hanno completamente ricoperto la superficie della spiaggia. Il trend è cambiato poi a partire dal 1967. In quell’anno, infatti, si prese la decisione di chiudere completamente al pubblico l’intera zona con l’obiettivo di ripristinarla. Si diede così il via a una vasta operazione di pulizia che riuscì a portare via i rifiuti o, almeno, quelli più grandi. Fu infatti impossibile per esempio portare via le tante schegge e cocci di vetro che di anno in anno si erano depositati sul terreno.
Per questo si decise di chiudere la spiaggia per altri decenni, lasciando alla natura il compito di riprendersi quello che l’uomo le aveva tolto. Non a caso il risultato fu proprio questo. Le acque dell’oceano infatti hanno levigato e lucidano i frammenti di quel vetro arrivando a renderlo un vero e proprio tappeto di colori e dando vita a una delle spiagge più incredibili sulla faccia della terra intera.
La meta di Glass Beach, per quanto non battuta dalle principali rotte turistiche mondiali, rimane oggi abbastanza conosciuta dai viaggiatori. Che, infatti, la mettono tra le proprie mete da raggiungere. Con un unico obiettivo: quello di passeggiare su un arenile quanto mai particolare ma allo stesso tempo definito spiaggia protetta e quindi salvaguardato. Infatti è assolutamente proibito portare via dei pezzi di vetro come ricordo del proprio viaggio. Ovviamente, come avviene in tante spiagge coralline, con il ben chiaro fine di preservare l’unicità di questo splendido luogo.