Le strade più iconiche al mondo da Times Square al Giappone

Marco Di Leo
Marco Di Leo
Giornalista, viaggiatore e amante dello sport.

Di strade iconiche, che hanno segnato un’epoca e che fanno impazzire i turisti, ne è pieno il mondo. Che siano viali alberati o vere e proprie boulevard ognuna ha una sua storia da racontare. Alcune l’ha storia l’hanno vista scrivere, altre la stanno facendo. In ogni caso, però, tutti vorranno percorrerle almeno una volta o lo avranno fatto in sogno.

Strade iconiche in tutto il mondo: l’elenco

Impossibile allora non partire da Times Square. Una delle mete più iconiche di New York, centro di attrazione dei turisti e punto di partenza di diversi itinerari. Ma il vero spettacolo arriva al calare della notte. Le luci dei grattacieli e delle pubblicità illuminano a giorno questo luogo unico al mondo. Però Times Square non è sempre stata così. In passato, nel XIX secolo, questa zona era il centro dell’industria delle carrozze a cavallo che si muovevano in giro per la città. A inizio Novecento poi, nel 1904, iniziarono ad apparire le prime pubblicità elettrificate, circa tre settimane dopo dal cambio di nome della piazza che la rese poi celebre in tutto il mondo.

Times Square
Times Square

Spostiamoci di continente e andiamo in Francia fino a Parigi e alla incredibile Avenue des Champs-Élysées. Si tratta senza alcun dubbio di una delle strade più note di Parigi e, senza alcun dubbio, di una delle più famose in tutto il mondo. Si estende per quasi due chilometri e collega l’Arco di Trionfo con Place de la Concorde, regalandovi una carrellata di café, negozi di lusso e di design e soprattutto tantissimi monumenti incredibili. Inizialmente gli Champs-Élysées erano semplici campi. Poi, a partire dal 1616, Maria de’ Medici decise di chiedere la corruzione di una lunga strada alberata.

All’epoca questa arrivava addirittura dal Louvre alla Tuileries. Nel 1724, poi, questo viale venne esteso fino ad arrivare a Place de l’Étoile. Nel XVIII secolo questa era diventata una via della moda frequentata anche dalla regina Maria Antonietta e dalle sue amiche. Qui la regina nel Grand Hôtel de Crillon prendeva anche lezioni di musica. Poi, nel corso degli anni, questo viale è stato più volte modificato tra marciapiedi, sistema di illuminazione e fontane. Fino a diventare ciò che è oggi: una via di fatto perfetta.

Parlare poi di Abbey Road è probabilmente superfluo. Siamo a Londra, nel quartiere di Camden. Non è una strada qualsiasi come potrebbe a primo impatto sembrare. L’8 agosto del 1969 proprio qui infatti il fotografo Iain Macmillan fotografò i Beatles in un’immagine destinata a diventare celebre in tutto il mondo. Anche perché questa foto diventò poi la copertina dell’album Abbey Road del 1969.

Un altro luogo da sogno è Nyhavn a Copenhagen. Si tratta dell’antico porto cittadino e ospita case a schiera di tantissimi colori che risalgono al periodo tra XVII e XVIII secolo. Queste si affacciano sulle tante barche e sugli yacht che rimangono attraccati nel canale danese. Tutti i visitatori, così come del resto gli abitanti, potranno allora sedersi nei tantissimi locali che abbelliscono la zona e godere di una vista davvero incredibile. Già a inizio Novecento, però, questa zona era considerata una delle più malfamate di tutta Copenhagen. Un quartiere famoso per la birra, per i marinai e per la prostituzione. I prezzi convenienti della zona, così come la possibilità di portare avanti il commercio, hanno però portato tanti artisti e personaggi importanti a vivere nella zona a lungo. Tra questi anche il famosissimo autore danese Hans Christian Andersen. Oggi è una delle zone più belle della capitale danese.

In Portogallo, poi, ad Agueda c’è la famosissima via degli ombrelli. Nel 2011 prese il via l’iniziativa di un’installazione artistica dovuta al festival annuale locale. Poi questa si è trasformata in una delle attrazioni principali della città e, di conseguenza, sono già quattro le trade che sono adornate da oltre tremila ombrelli sospesi sulle teste dei passanti.

Passiamo ora in Spagna, nella splendida Andalusia e nello specifico a Jerez de La Frontera. Qui Calle Ciegos, nei pressi della Bodega Tio Pepe, è una delle strade più iconiche, riconoscibile in un attimo grazie alle viti che sono cresciute ai lati fino a creare un vero e proprio tetto che ricopre la strada. Questa è anche la patria dello Sherry e per questo la città è solita celebrare il patrimonio vinicolo durante il periodo di vendemmia. Non a caso questo è anche il momento migliore per visitare questa strada unica al mondo.

Dalla filosofia alla fede

Ci spostiamo ora a Kyoto, in Giappone. Qui c’è il famosissimo Sentiero del Filosofo, noto in giapponese come Tetsugaku no michi, Si tratta di un sentiero in pietra che si snoda lungo un canale nel quartiere Higashiyama. È dedicato al celebre filosofo giapponese Nishida Kitaro che, all’epoca, era solito percorrere il viale meditando ogni giorno mentre si recava nella facoltà in cui insegnava. Il sentiero è ancora più bello in Primavera, quando i ciliegi in fiore donano un tocco ancor più bello alla zona.

Andiamo ora in Marocco, nella zona nord-occidentale. Qui nella città di Chefchaouen c’è una famosissima strada blu brillante. Sono molte le teorie che vivono dietro la scelta di questo colore. Secondo alcuni sarebbe opera della popolazione ebraica in fuga dall’Inquisizione Spagnola nel XV secolo. Secondo altri sarebbe frutto della fuga dalla Germania nazista. Altri ancora sostengono che il colore blu sia dovuto alla necessità di tenere lontane le zanzare. Altri ancora affermano che sia una rappresentazione del mare. Un’altra ipotesi afferma che sia propedeutico al mantenimento di una temperatura accettabile durante la stagione estiva. Di sicuro, però, si tratta di una delle destinazioni più interessanti del Paese.

Ci spostiamo in Cina, per parlare di Chengdu, capoluogo della provincia del Sichuan. Qui c’è una popolare strada calcata per secoli da commercianti e viaggiatori nota come Jin Li. Dal 2004 è stata aperta anche ai turisti, che possono così tornare in un tempo lontano. Sono tanti i negozi che vivono da anni che si incontrano lungo il tragitto. In vendita di tutto: i ricami Shu ma anche artigianato popolare e strumenti per la calligrafia, senza dimenticare gli snack di Chengdu.

Chiudiamo con la Via Dolorosa di Gerusalemme. Narra la tradizione che si tratti del percorso fatto da Gesù portando la croce. Sono numerose le cappelle che si incontrano lungo il percorso, che rappresentano le tradizionali stazioni della Via Crucis. Ogni venerdì pomeriggio si svolge qui una processione che attira migliaia di pellegrini.

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