Oggi vi vogliamo proporre un viaggio per scoprire nuove culture e posti meno battuti. Magari mettendo insieme un tour on the road passando di confine in confine in un viaggio indimenticabile lungo i Balcani. Una regione divisa in tanti Stati troppo speso dimenticati dal turismo di massa estivo e non solo. Senza perdere altro tempo, allora, andiamo a scoprire subito le venti tappe da non perdere in un lungo viaggio dalla Slovenia fino a Istanbul. Passando per la Serbia, il Montenegro, l’Albania e la Grecia, ma non solo.

La bellezza dei Balcani
Partiamo adalla Slovenia e da uno dei luoghi più noti e suggestivi del Paese. Ci riferiamo a Bled, lago da cartolina e destinazione imperdibile per quest’anno secondo Lonely Planet. Si tratta di un lago alpino, caratterizzato da una piccola isola e una chiesa antica a cui si aggiungono da sfondo un castello ma soprattutto le meravigliose Alpi Giulie. Qui si potrà salire su una pletna, ossia una caratteristica barca della tradizione slovena, rigorosamente in legno. Si raggiungerà così il centro del lago e, a quel punto, salendo ben novantanove gradini si raggiungerà la chiesa dell’Assunzione e si potrà ammirare un panorama mozzafiato.
Seconda tappa a Pola, in Croazia, dove convivono edifici di epoca austro-ungarica mischiati con ispirazioni veniale e testimonianze risalenti addirittura ai romani. Si tratta insomma di un vero museo a cielo aperto, a partire dall’Arena, la sesta più grande al mondo di questo tipo, costruita addirittura nel primo secolo dopo Cristo con Augusto imperatore. Fu successivamente ampliata per richiesta di Vespasiano. E, durante i combattimenti dei gladiatori, questo edificio in pietra calcarea bianca e locale poteva arrivare ad ospitare addirittura 22mila spettatori.
Rimaniamo in Croazia, spostandoci però a Zagabria. Si tratta di un’altra città dall’animo multiculturale. Racchiude in sé la storia mitteleuropea mischiata a quella austro-ungarica e a quella balcanica. Si tratta di una delle destinazioni meno considerate a vantaggio di quelle sulla costa adriatica, ma merita senza dubbio una visita. È infatti il centro non solo culturale, ma anche economico e commerciale di tutta la Croazia e si tratta di una delle più belle mete da visitare anche in estate. Sono infatti tanti gli eventi che vengono organizzati di sera in sera. A partire dai concerti ai festival fino ad arrivare alle serate all’insegna del divertimento puro. Non mancano alo stesso modo anche musei e parchi: Zagabria ha tutto senza che nessuno se ne renda conto.
Dalla Croazia passiamo in Romania, arrivando a Timisoara. Siamo a pochi chilometri dai confini con la Serbia e con l’Ungheria, in una delle città più belle di tutta la Romania e per ovvie ragioni anche più cosmopolite. Si è guadagnata la nomina a Capitale europea della Cultura del 2023 e detiene il maggior numero di edifici storici di tutto lo Stato. Supera infatti anche la capitale Bucarest, ospitando una grande varietà architettonica allo stesso tempo. Non a caso, anche grazie ai tanti parchi e giardini oltre che a questa commistione di stili, si è guadagnata il soprannome di piccola Vienna.
Arriviamo ora in Serbia, più precisamente a Novi Sad, eletta nel 2019 capitale europea della gioventù. Quest’anno, invece, insieme a Kaunas ed Esch è stata eletta Capitale Europea della Cultura. E, per questo, avete un altro validissimo motivo per visitarla. È una cittadina spesso non considerata a vantaggio di Belgrado, la capitale, ma a sua volta merita di esser vista. È stata ed è ancora oggi un crocevia di diverse etnie, dai serbi agli ungheresi fino a slovacchi, tedeschi e croati, ed è per questo una città multiculturale. Ospita l’EXIT Festival, probabilmente l’evento musicale più famoso di tutti Balcani, che si svolge nella Fortezza di Petrovaradin.
Rimaniamo in Serbia per andare nel Parco Nazionale di Tara. Anche la componente naturalistica è tutt’altro che da sottovalutare in tutta la penisola balcanica. Il parco di Tara però è probabilmente quello più bello di tutti. Siamo a quattro ore da Belgrado, immersi in un susseguirsi di cascate, laghi, canyon e gole che offrono uno scenario incredibile e una vista bellissima fino addirittura alla Bosnia. Ci sono al suo interno, poi, anche alcune testimonianze di importanza storica, come le abitazioni dei contadini o, soprattutto, il Monastero di Raca, costruito nel tredicesimo secolo per volontà del re Stefan Dragutin.
Andiamo ora in Bosnia ed Erzegovina, nella meravigliosa Sarajevo. Città che porta ancora oggi il ricordo della terribile guerra degli Anni Novanta, anche – ma non solo – con i musei. Ospita moschee, chiese e sinagoghe ma soprattutto tanti scorci caratteristici da cui è impossibile non rimanere stregati. Il quartiere forse più entusiasmante è quello di Baščaršija. Ospita infatti caffè, pasticcerie, botteghe ma anche monumenti e costruzioni storiche. C’è la fontana Sebilj, la torre dell’orologio e alcune tra le più belle moschee della città. Tra queste, merita una menzione speciale la Moschea Gazi Husrev-beg, risalente al Cinquecento e decorata da coloratissimi affreschi.
Ancora in Bosnia ed Erzegovina, c’è poi Mostar. È una città diventata simbolo di tutte le guerre che hanno scosso la vecchia Jugoslavia, ma è anche una tappa imperdibile durante un viaggio nei Balcani. Anche solo per ammirare lo Stari Most, un vecchio ponte distrutto nel 1993 dai bombardamenti e poi ricostruito esattamente come era l’originale. Struttura a schiena d’asino, quattro metri di larghezza e trenta di lunghezza, due torrioni a proteggerlo e le acque della Neretva che scorrono al di sotto. Tappa da non perdere.
Ci spostiamo ora in Montenegro, a Kotor. Luogo importante anche per la letteratura, poiché il noto poeta inglese Lord Byron rimase catturato dalla bellezza del luogo durante i suoi vari viaggi. E i motivi sono presto detti: basti pensare per esempio alle Bocche di Cattaro, una delle tappe più belle di un viaggio non solo nella penisola balcanica ma più in generale in tutta Europa. Una folta vegetazione mediterranea, borghi simili a una piccola Venezia, ma anche tante baie segrete e nascoste. Senza dimenticare il capoluogo – appunto, Kotor – che ospita fontane, mura veneziane, ma anche palazzi storici e meravigliose piazzette in pietra. Da segnalare anche il Forte di San Giovanni, con la sua imparagonabile vista sulla baia.
Ci spostiamo ora in Kosovo, a Prishtina. Stato da molti evitato durante i viaggi nella penisola balcanica a causa del suo trovarsi lontano dalle rotte e, soprattutto, dal mare. La capitale Prishtina, però, soprattutto quest’anno merita una visita. Ospita infatti uno degli eventi artistici più importanti di tutta Europa. Stiamo parlando di Manifesta14, una biennale di arte contemporanea. Ma ci sono anche tanti altri eventi, sommati alla riqualificazione di vecchie aree cadute in disuso e all’aumento di spazi verdi, a giustificare una visita. Senza dimenticare poi tutti i lasciti dell’epoca jugoslava, dall’architettura ai vari luoghi di culto.
Dal Kosovo all’Albania, partendo da Koman. Si tratta di un lago artificiale creato alla fine degli Anni Settanta dopo la costruzione della diga omonima. È una tappa imperdibile perché, oggi, dove confluiscono i fiumi Drin, Shala e Valbona si vengono a creare scenari unici, da cartolina. Sul posto c’erano poi un tempo anche diversi pioli villaggi e, da Koman, si può arrivare a quello di Fierze. Da lì, poi, si prosegue fino al Parco Nazionale di Valbona, per godere di un viaggio a stretto contatto con tutta la potenza della natura.
Sempre in Albania merita una visita anche Butrinto, con il suo Parco Nazionale che è a tutti gli effetti il sito archeologico più importante dell’intero Stato. Vi si trovano all’interno infatti tracce che si spalmano su un lunghissimo arco temporale, a partire dagli illiri fino ad arrivare ai veneziani, passando per gli antichi greci e gli ottomani. Gli scavi iniziarono alla fine degli Anni Venti grazie a Luigi Maria Ugolini, italiano, e furono poi portati a termine negli Anni Novanta da archeologi inglesi. Tra le bellezze da non perdere portate alla luce, vanno menzionate il teatro, la basilica del sesto secolo, il battistero paleocristiano e la porta dei leoni. È presente anche un museo che presenta la stria di Buthrotum.
Spostiamoci ora in Macedonia del Nord, nella capitale Skopje. A metà tra l’Oriente e l’Occidente, l’intero Stato è per molti remoto e sconosciuto. Ma la capitale offre una varietà di architettura ottomana, jugoslava e nuovi palazzi che creano un mix particolare e da non perdere. Per entrare a contatto con la vera anima locale, però, merita una visita il vecchio bazar. È il più grande di tutta la penisola balcanica dopo quello di Istanbul e, grazie ai suoi vicoletti, offre gioielli, tappeti e lampade di vetro colorato.
Sempre in Macedonia del Nord c’è poi Ohrid, scenario da cartolina e tra i più belli di tutti i Balcani. Si affaccia sul lago omonimo e ha il soprannome di Gerusalemme slava. Proprio qui, infatti, nei tempi passati c’erano ben trecentosessantacinque chiese, una per ogni giorno dell’anno. Riconosciuto sito mondiale dall’Unesco alla fine degli Anni Settanta, è una delle icone dell’ortodossia macedone. Merita una visita anche il vicino monastero di Sveti Naum, che è uno dei principali luoghi di pellegrinaggio per tutti i credenti ortodossi.
È ora il momento della Bulgaria, partendo da Plovdiv. Capitale europea della cultura nel 2019 insieme a Matera, deve il titolo all’importanza storica e ai tantissimi siti archeologici presenti sul posto. Ci sono mosaici romani, ma anche una basilica paleocristiana e addirittura un teatro costruito durante il regno di Traiano. È ovviamente considerata anche la capitale culturale dell’intera Bulgaria ed è la più antica città europea a essere abitata ininterrottamente. Si trova poi quest’anno nell’elenco stilato dall’European Best Destinations delle città europee da visitare, conquistando il quarto posto.
Sempre in Bulgaria c’è poi Varna. Si affaccia sul mar Nero ed è la terza città per estensione dopo Sofia e Plovdiv. Nota destinazione balneare locale, è sta abitata sin dall’antichità come testimonia anche la necropoli del Calcolitico. Qui è stato ritrovato il tesoro in oro più antico del mondo. Meritano una visita anche le terme romane risalenti al secondo secolo dopo Cristo, sito archeologico più importante dell’intera Bulgaria.
Ci spostiamo ora in Grecia, a Meteora. È uno dei luoghi più affascinanti della Grecia ma anche della parte meridionale della penisola balcanica. Ospita monasteri arrampicati sulle rocce circondati dalla vegetazione più selvaggia. Questi sono stati inseriti dall’Unesco nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità. Sono solo sei quelli ancora attivi oggi, mentre gli altri sono abbandonati. In ogni caso, gli amanti del trekking potranno dedicarsi a lunghe escursioni che porteranno a scoprire scenari meravigliosi.
Sempre in Grecia, poi, merita una menzione speciale anche Salonicco. Ricca di storia e architettura, è una meta imperdibile lontana dai radar principali. Non è visitata come Atene o le isole greche principali, ma ospita un mix unico di etnie e religioni. La Torre Bianca è oggi un museo dedicato, piano per piano, a fasi diverse della storia locale. Meritano una sezione anche il Complesso Galeriano, l’Agora, l’Hammam, la Chiesa di Agios Dimitris e il lungomare.
In Grecia, poi, c’è anche Kavala. Siamo a metà strada tra Salonicco e la Turchia ed è per questo uno degli ultimi grandi centri greci prima di oltrepassare il confine. Anche questa città raramente rientra negli itinerari turistici. Offre però tanti tesori architettonici, come l’Imaret e l’acquedotto Kamares. Merita una visita poi anche il Museo del Tabacco. Kavala, infatti, fu in passato uno dei principali centri di produzione di tutta l’Europa sudorientale.
Concludiamo infine con Istanbul, in Turchia. Siamo esattamente nel punto di contatto tra Europa e Asia, sullo stretto del Bosforo. Città da visitare almeno una volta nella vita, è una meta affascinante che ospita diversi tipi di architettura, luoghi di culto meravigliosi e quartieri quanto mai vivaci, senza dimenticare l’impressionante bazar e il mercato delle spezie. Sarà la degna conclusione del vostro viaggio che vi porterà a scoprire una delle zone più sottovalutate dal punto di vista turistico di tutto il mondo.