New York non si ferma: cambia ancora lo skyline, ecco come

Marco Di Leo
Marco Di Leo
Giornalista, viaggiatore e amante dello sport.

Esistono città che vivono di vita propria, uniche al mondo per caratteristiche: tutte diverse a modo loro, ma allo stesso tempo tutte accomunate dalla stessa magia. Tra queste, non può non esserci New York. La Grande Mela, la città che non dorme mai: nomi e soprannomi non mancano, così come non mancano i filoni narrativi per descrivere una città impossibile da racchiudere in poche parole. È impossibile non rimanere a bocca aperta davanti al mare di grattacieli intervallato soltanto dal grandissimo polmone verde di Central Park. Così come è impossibile non rimanere coinvolti dal vortice frenetico di un ritmo accelerato, lontano da quelli che conosciamo in Italia.

New York
New York

I distretti di New York

Ma New York non è solo questo, non è solo Manhattan. New York è tutti i suoi cinque distretti: Manhattan, ma anche Brooklyn, Queens, Bronx e Staten Island. Ognuno, a suo modo, mostra un volto diverso della città. Il cuore pulsante, ovviamente, è a Manhattan: (quasi) tutte le principali attrazioni note sono lì. Brooklyn, poi, è il simbolo della nuova New York. Vivace, multiculturale, residenziale ma turistico allo stesso tempo. E, soprattutto, patria dei veri newyorkesi, che la sera affollano i tanti locali – sparsi comunque per l’intera New York. Il Queens, poi, è il distretto più grande per estensione. Qui si trovano i due aeroporti maggiori della città: il JFK e il La Guardia. Anche questa, e forse più di Brooklyn, è una zona fortemente multiculturale: sono diverse infatti le comunità che hanno stabilito lì il proprio cuore pulsante. Economico per dormire e ben collegato a Manhattan.

Il Bronx, poi, nella narrazione collettiva è considerata la vera zona malfamata di New York, ma si tratta di un residuo del passato. La realtà oggi è infatti diversa. È vero che ci sono delle zone poco raccomandabili per i turisti, ma questa non è una novità in nessun luogo al mondo. Basta però non avventurarsi senza sapere dove si sta andando. Anche qui, infatti, non mancano attrazioni da vedere, a partire dallo Yankee Stadium ma non solo. Infine, vietato dimenticare Staten Island. È spesso tenuto in disparte da chi visita New York, ma offre diversi paesaggi piacevoli ed è collegato a Manhattan da un traghetto gratuito e panoramico. Se vi avventurerete nel suo territorio, poi, da non perdere il cimitero delle barche per foto da paura.

Discorsi, questi, che però hanno valore se siete all’ennesima visita in città. O, se siete a New York per la prima volta, se avete a disposizione davvero tanti giorni. Inutile negare, infatti, che anche avendo una settimana a disposizione è praticamente impossibile vedere tutto quello che la sola Manhattan sa offrire. Musei, negozi, attrazioni turistiche varie, esperienze gastronomiche e terrazze panoramiche da mozzare il fiato. Preparatevi, perché a New York davvero non si dorme. Sveglia presto e a letto tardi, finché le forze lo permettono rimanete in giro: questo è il nostro consiglio.

Ma anche se siete stati già a New York più volte, rimarrete a bocca aperta tornandoci a distanza anche solo di un anno. La città non solo non dorme mai, ma neanche si ferma nel suo interminabile e frenetico processo di sviluppo. Nuovi grattacieli spuntano uno dopo l’altro, sempre più belli e sorprendenti. È esattamente questo quanto sta accadendo, negli ultimi anni, in particolare modo nella zona a ridosso degli ingressi sud – quelli più vicini a Times Square – di Central Park. Qui, infatti, stanno sorgendo diversi grattacieli residenziali da record. Il primo è stato il One57, noto anche come Carnegie 57, risalente addirittura all’aprile 2014 e alto 306 metri tetto compreso. Noto anche come il Palazzo Miliardario, i suoi attici sono stati venduti per cifre vicine ai 100 milioni di dollari.

Poi, un anno più tardi, è stato inaugurato il 432 Park Avenue, alto 426 metri e terzo grattacielo più alto di New York dopo One World Trade Center ed Empire State Building. Ma, allo stesso tempo, grattacielo residenziale più alto al mondo. È ancora più recente, però, la Steinway Tower, nota anche come 111 West 57th Street dal nome della strada in cui si trova. Inaugurato nel 2021, questo grattacielo è a sua volta da record. Si tratta infatti del grattacielo più sottile al mondo, con un rapporto tra base e altezza di 1:24. Caratteristica anche la forma: se il 432 Park Avenue è un sottilissimo parallelepipedo – quasi come una patatina fritta – questo va assottigliandosi verso la cima. Ospita 84 piani, con 60 appartamenti ovviamente super esclusivi. Appartamenti che, inoltre, occupano gli interi piani.

Presente anche un super attico formato da tre livelli, per una superficie totale di oltre 662 metri quadri. A questo si aggiunge un terrazzo panoramico con una vista magnifica di 127 metri quadri. Il prezzo dell’attico si aggira sui 66 milioni di dollari, quelli di un piccolo appartamento intorno ai 7 milioni di euro (7,75 milioni di dollari circa). Attenzione, però, perché non è finita qui. Del resto, di grattacieli e costruzioni con strutture iconiche è piena New York. Basti pensare per esempio anche al Flatiron Building. Molto più antico – fu terminato nel 1902 – è caratterizzato da una curiosa base triangolare. E, ponendosi nella giusta prospettiva, sembra sparire in una sottilissima striscia di cemento. Non è con questo che però vogliamo concludere. Vogliamo invece parlarvi di un altro progetto, per ora soltanto sulla carta e probabilmente destinato a rimanere tale.

Siamo sempre nella zona – a differenza del Flatiron – degli ingressi di Central Park South. Qui, in una corsa al grattacielo più folle, è stato progettato The Big Bend. Ideato dallo studio Olio, si tratta in realtà di un oppio grattacielo unito da un semicerchio, fino a formare una U rovesciata. Diventerebbe, se realizzato, con oltre 600 metri di altezza l’edificio più alto di New York, ma non solo. Diventerebbe infatti anche l’edificio più lungo del mondo, ben oltre i 1200 metri complessivi, sperando anche il Burj Khalifa. Come passare da una parta all’altra dell’edificio? Sarebbe stato progettato anche un ascensore in grado di muoversi non solo in verticale ma anche in orizzontale. Per il momento, è tutto rimasto sulla carta. Ma chissà che, in un futuro non troppo lontano, lo skyline della Grande Mela non possa arricchirsi con un edificio unico nel suo genere.

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