Organizzare un viaggio significa anche prendere consapevolezza dei documenti necessari per spostarsi nei vari Paesi. Se farlo in Europa è abbastanza facile, diverso è il discorso quando ci si sposta in altri Stati fuori dal continente. Spesso infatti serve un visto turistico, in sostanza l’autorizzazione che il Paese concede a un determinato viaggiatore per entrare all’interno dei confini, che sia per turismo o che sia per altri motivi come studio e lavoro. Se si vuole viaggiare quindi all’interno di Paesi che non fanno parte dello spazio Schengen e dell’Unione europea è quindi necessario prendere tutte le informazioni del caso per sapere tempi, costi, modalità e ogni altro dettaglio circa l’ottenimento del visto.

Visti turistici, cosa sapere
Speso, se necessario il visto si può inviare una richiesta presso l’ambasciata in Italia del Paese in cui ci si vuole recare. Ma ci sono anche moduli online che spesso sono più pratici e magari anche rapidi. Le richieste inviate per posta potrebbero infatti subire lunghi tempi di attesa o addirittura rifiuti a causa di documenti mancanti o errori di compilazione. In ogni caso è bene sapere che le norme non sono uguali in tutti gli Stati. Di luogo in luogo infatti ci si trova ad aver a che fare con differenti tipi di documenti necessari.
Quello che non può mancare è ovviamente il passaporto, che deve essere in corso di validità. In altre località poi viene richiesta anche una fotografia in formato tessera, o in alternativa i dati di una carta per un pagamento elettronico. Altri Paesi ancora richiedono i dettagli dei luoghi in cui si soggiornerà durante il viaggio. Per questo potrebbe essere anche necessario inoltrare la prenotazione dell’albergo o addirittura del volo.
Poca uniformità ovviamente anche per quanto riguarda i tempi di ottenimento. In linea di massima si dovrebbe stare entro tra i due e i massimo cinque giorni lavorativi. In alcuni casi però potrebbero volerci anche un paio di settimane o addirittura più tempo. Per quanto riguarda la validità, alcuni visti possono avere una durata di vari mesi a partire dalla data di accesso all’interno dei confini. Alcuni esempi dei Paesi?
Se volete recarvi in Paesi asiatici, allora la durata può essere differente. Vale infatti per esempio 90 giorni in India, mentre non serve in Thailandia a patto di fermarsi per meno di 30 giorni. Se invece viaggiate negli Stati Uniti sarà necessario richiedere entro le 72 ore prima della partenza l’ESTA. Per andare invece in Canada, in Argentina o in Brasile il visto turistico non serve a patto di rimanere meno di 90 giorni. In Messico non serve addirittura pur di fermarsi per meno di 180 giorni. Se invece andate in Africa, in località come Marocco e Tunisia non è necessario per soggiorni inferiori ai 90 giorni. In Egitto è invece obbligatorio. Ma le regole sono comunque in continua evoluzione. Il nostro consiglio è quindi quello di rivolgervi in ogni caso ai siti dedicati delle varie istituzioni prima di organizzare il viaggio. Per non avere così dopo brutte sorprese.