Oggi proveremo a capire per quale motivo ci piace così tanto viaggiare. Non può essere solo una questione di “andare in vacanza”… no?
Non ci sono dubbi che viaggiare abbia diversi effetti sul nostro corpo, sulla nostra mente, sul nostro stato d’animo. E’ qualcosa che va oltre, nettamente, il semplice “andare in vacanza”. C’è qualcosa di più che smuove la nostra coscienza, che ci tocca nell’animo. E’ evidente che tutto, probabilmente, parta dalla sola idea di partire. Di viaggiare, di evadere. Per scappare o comunque, per poi tornare a casa.

Diversi, cambiati, nuovi. In psicologia ci sono diversi elementi che ci spiegano molto bene cosa ci accade quando ci muoviamo per andare altrove. Semplicemente.

Uno su tutti, è rappresentato dalla decompressione. Sì, è il termine giusto, il più adatto. Viaggiare significa spezzare la routine che spesso e volentieri è piena di stress. Ci aiuta a concentrarci su tutto quello che non conosciamo già, buona parte del nostro io ad esempio.

E’ una sensazione di libertà che permette al nostro cervello di sviluppare nuovi circuiti neurali e dunque di interrompere tutto ciò che è abitudine. Ma non solo. Viaggiare ci rende spesso e volentieri degli esseri umani più maturi, più saggi, se vogliamo. E questo, ha un altro enorme beneficio sulla nostra vita.
Ossia, ci rende in grado di capire al meglio quella che è la nostra esistenza. Vedere la povertà – per fare un esempio rapido – dall’altra parte del mondo, ci consente ad esempio di ri-validare la nostra vita.

E dunque, di dare valore a tutto quello che spesso e volentieri diamo per scontato. E’ una frase fatta, forse, ma è la verità: viaggiare aumenta le nostre sfaccettature e con esse, i modi di vivere che possiamo avere durante la nostra esistenza.
Viaggiare è per molti, sentirsi a casa. Si viaggia per il mondo, si cerca il proprio io. Spesso si trova nei posti più incredibili, non per forza al centro del lusso. Ma – magari – passeggiando per una strada a Venezia, dove le maschere ti circondano. E dove tutti sono uno, nessuno e centomila. Oppure, guardando dal finestrino di un aereo dove le nuvole e le altezze ci danno la sensazione di libertà ma anche di ridimensionamento rispetto a quelli che sono i nostri problemi (insormontabili) rispetto alla vastità del mondo, non potendo parlare di universo. Ecco perché a noi e al nostro corpo – e alla nostra mente – piace così tanto viaggiare. Fa parte di noi, senza dubbio. Anche se non lo sappiamo.