Il nostro viaggio oggi vi porta a Gaeta. Un posto da visitare, ad ogni costo, se siete vicino a Roma. Fidatevi, varrà la pena
Oggi vi portiamo a Gaeta, una delle città del Lazio più avvolte nella leggenda, in assoluto. Da dove deriva questo nome, ancora non si sa. Strabone indicò la sua provenienza dal termine Gaetas usato dai pescatori laconi per indicare il sito, con chiaro riferimento all’ampia insenatura del suo golfo; altri dicono invece che il sito ed il golfo abbiano ricevuto lo stesso nome della nutrice di Enea. Di fatto, la provenienza è ancora – appunto – avvolta nel mistero. Finita sotto il dominio romano “solo” nel 345 a.C, il territorio di Gaeta veniva spesso e volentieri frequentato come luogo di villeggiatura per ricchi patrizi, famosi senatori e consoli romani. La costruzione della via flacca (che ancora oggi prende questo nome) favorì tali spostamenti da Roma, poiché era molto più breve e percorribile rispetto all’appia. Questo genere di presenze in territorio gaetano, aumentarono notevolmente il prestigio di una città che pian piano, divenne, come detto sempre più famosa in tutto l’impero per il suo mare, per la sua accoglienza.
Impero e Medioevo
Più di qualcosa cambiò quando cadde l’impero romano d’occidente. Il periodo di transizione, infatti, venne caratterizzato da dei continui e ripetuti saccheggi ad opera di barbari e saraceni. Ma non furono la fine. Tutt’altro. La sua posizione a livello geografico, infatti, consentì alla città di diventare un vero e proprio castrum. La città venne infatti fortificata e sulla zona più alta, venne eretto un castello a difesa della popolazione. Sempre nel medioevo, infatti, anche alcune popolazioni limitrofe, cercarono rifugio all’interno delle mura gaetane che in effetti, riuscirono nell’impresa di proteggere interamente l’abitato. Volando avanti nel tempo, arriviamo nel periodo che va dall’839 al 1140, in cui Gaeta può essere considerata a pieno titolo una Repubblica Marinara. I gaetani, infatti, difesero con convinzione ed ardore la loro libertà utilizzando anche mosse molto spregiudicate, sotto il punto di vista politico e militare. Una su tutte, fu rappresentata dalle alleanze con gli stati autonomi del sud, che consentirono di difendersi in maniera funzionale dalle continue scorribande dei saraceni. In questo senso, molto significativa, fu la Lega Campana composta da Amalfi, Gaeta, Napoli e Sorrento che, sotto la guida del console Cesario di Napoli, rase al suolo i saraceni nella battaglia di Ostia.

Gaeta oggi, fra turismo e storia
Gaeta, come potete bene immaginare, è una città assolutamente ricca di storia e piena di cose da vedere. Dalla cattedrale (edificata nel XI secolo) fino al Santuario della Santissima Annunziata. Dal tempo di San Francesco (fondata e dedicata allo e dallo stesso Santo di Assisi) fino alla chiesa di Santa Maria di Porto Salvo. Senza citare molto altro ancora.

Proprio come 2000 anni fa, Gaeta rimane in assoluto una delle mete preferite dai turisti limitrofi e non solo. Il mare è splendido e la costa è l’unica, in tutta Italia, pienamente equiparabile a quella Amalfitana. Non sono infatti molti i posti in Italia, capaci di garantire a chi li visita, così tanta storia e allo stesso tempo, così tanta scelta nel modo in cui soggiornare. Noi di travelmundi come sempre facciamo prima di scrivere una guida da pubblicare su questo sito… ci siamo stati. E possiamo assicurarvi che Gaeta, se vorrete provare, saprà sorprendervi come forse neanche immaginate.

Il cibo a Gaeta è una poesia
Immaginate di avere a che fare con una cucina che a tratti, sembra unire le specialità capitoline con quelle campane. Il mix, è davvero esplosivo. Le olive sono il pezzo forte (famosissime sono quelle, appunto, di Gaeta) ma tutto il resto non lascia per niente a desiderare. Tutt’altro. Sul lungomare troverete ristoranti che a prezzi onestissimi sapranno accontentare il vostro palato. Da “Re Ferdinando II” a “La Salute” sono diversi i posti in cui troverete tutto quello che cercate, in special modo se siete in vacanza. Il pesce è una specialità del luogo, ovvio, ma non è possibile ignorare i latticini con una mozzarella di bufala da sogno. I prezzi, come abbiamo accennato, sono davvero per tutte le tasche. E questo non vale solo per le “trattorie” ma anche per ristoranti di assoluto livello. Gaeta si rende così competitiva e al passo con i tempi. L’estate troverete qualche impaccio nel trovare parcheggio (sul lungomare) per questo motivo, noi vi consigliamo di muovervi ogni volta per tempo. E allora, di sicuro, non sbaglierete.

Tour da non perdere
Le strutture ricettive a Gaeta sono di livello assoluto, in special modo – ovviamente – per quanto riguarda l’estate, il mare. Ma il consiglio che dobbiamo darvi è senza dubbio legato a ciò che riguarda i tour e le varie esperienze da fare sul posto. Non mancano delle vere e proprie “gite” organizzate che vi toglieranno ogni pensiero. Anche qui: a cifre oneste, avrete la possibilità di imbarcarvi per andare fino a Ponza e Palmarola a gustarvi una giornata di mare in mezzo a dei colori inarrivabili. Oppure, volendo, potrete vivere momenti più intimi su barche d’epoca che lentamente costeggeranno il golfo di Gaeta, magari, servendovi pure qualcosa per pranzo, a bordo. In questo senso, non possiamo non nominare “I Viaggi di Kilroy” che del posto, in questo senso, è leader assoluta.

Un spiaggia non basta
Una non bastava e Gaeta, saprà regalarvi emozioni per una settimana intera. Infatti, il posto, è famoso per le “7 spiagge”. Ognuna diversa, ognuna con delle particolarità. Praticamente tutte con acqua cristallina. E’ un’esperienza da fare, assolutamente. S.Agostino, S.Vito, dell’Arenauta, dei 40 remi, di Fontania e di Serapo. Ecco i nomi. Tutte facilmente raggiungibili, sapranno riempire le vostre giornate a seconda del vostro mood. A Gaeta infatti, ci sono spiagge per tutti i gusti. Per chi ama un po’ di “caos” e per chi, invece, preferisce rilassarsi. Quello che cercate, lo troverete senza troppa difficoltà. Se siete in dolce compagnia, vi consigliamo di godervi – infine – il tramonto proprio da uno di questi posti. Il promotorio che domina la città, farà il resto.